Beati voi che siete riusciti a divertirvi, ma ci avrei giurato ziopota, la compagnia m'? parsa subito simpatica!!!
Quanto a me, dopo aver bevuto il cappuccino a Bobbio mi sentivo assolutamente bene!
Pronti via, facciamo quel pezzo di strada tutta curve un po' sconnessa trascinati dal ragazzo col Multi nero (scusa ma io prima di ricordarmi i nomi ho bisogno di incontrarvi almeno altre due volte )...pur non dando completa fiducia alle mie Rennsport decido comunque di aumentare il ritmo e passo davanti, al? le gomme tengono ma ? severamente vietato spalancare il gas in uscita di curva, un paio di virgole sull'asfalto freddo mi fanno capire che ? meglio lasciare scorrere la moto ed accelerare solo dolcemente. Tra l'altro IO ad un certo punto il freddo manco l'ho pi? sentito.
Quando poi ci siamo riuniti tutti a quel semaforo dei lavori in corso, comincio a sentire un piccolo senso di nausea, ma mi dico che passer? alla svelta, probabilmente il cappuccino voleva solo essere digerito, ma un paoi di ruttini non risolvono il problema, anzi lo peggiorano
Non mi rimaneva altro che farvi passare tutti davanti accodandomi al gruppo... seguo Gabel a distanza ma vedo che ad ogni curva il gruppo si allontanava sempre di pi?, e la nausea saliva a livelli di guardia.
Basta, mi fermo, tolgo guanti e casco e butto la testa all'ingi?, ma niente, non esce nulla ed io sto sempre pi? male......si ferma prima una coppia in auto e mi chiede se volevo aiuto, declino con gentilezza, poi si ferma un altro ragazzo e ri-declino con gentilezza...voglio solo vomitareeee!!!
Per farla breve senn? vi annoio... fra soste e ripartenze varie, circa 7 in tutto, impiego ben 5 ore per tornare a casa, sbagliando anche strada perch? anzich? tornare verso Bobbio, tiro dritto seguendo solo il cartello PAICENZA e mi ritrovo in un bellissimo passo a quasi 1500 metri slm (che non riesco ovviamente a godere, ne mi ricordo il nome) mentre arrivato a Piacenza Sud quasi decido di lasciare la moto al Punto Blu e di farmi venire a prendere da mia moglie, e magari mi faccio portare al pronto soccorso, ero veramente cadaverico pi? di quanto lo sia gi? in condizioni normali, ma mi scocciava terribilmente e non volevo metterla in agitazione...decido cos? di non agitarmi, eseguo lunghe respirazioni profonde (tecnica yoga), pratico qualche esercizio di EFT, cerco di allontanare la mente dal malore...miracolo, la nausea dopo 20 minuti si attenua, risalgo in sella e percorro gli ultimi 100 km con la speranza di non fermarmi pi?, ed infatti alle 17,15 entro in casa distrutto ed infreddolito, tremando come un vibratore!
La famiglia mi si stringe intorno e mi aiuta a spogliarmi della tuta TRAFORATA (*) e degli stivali, abbigliamento che rivedr? soltanto l'anno prossimo...
Un bagno caldissimo, una limonata ed una bolla dell'acqua calda mi fanno piano piano ritornare a livelli di sopportazione pi? umani, poi dopo due ore riesco a mandare gi? un piattino di riso all'inglese, giusto per non andare a letto a digiuno.
Oggi, che sto decisamente meglio anche se sono ancora un tantino sconvolto, ripensando al giro ed a voi ragazzi, non posso fare a meno di rattristarmi per aver perso l'ultima mia bella giornata, che voleva essere a conclusione della mia stagione motociclistica.
Spero di rivedervi tutti l'anno prossimo
(*) credo che la tuta traforata abbia contribuito non poco a farmi stare male, l'aria fredda che entrava deve avermi fatto venire la congestione. MAI PIU' !!!
Quanto a me, dopo aver bevuto il cappuccino a Bobbio mi sentivo assolutamente bene!
Pronti via, facciamo quel pezzo di strada tutta curve un po' sconnessa trascinati dal ragazzo col Multi nero (scusa ma io prima di ricordarmi i nomi ho bisogno di incontrarvi almeno altre due volte )...pur non dando completa fiducia alle mie Rennsport decido comunque di aumentare il ritmo e passo davanti, al? le gomme tengono ma ? severamente vietato spalancare il gas in uscita di curva, un paio di virgole sull'asfalto freddo mi fanno capire che ? meglio lasciare scorrere la moto ed accelerare solo dolcemente. Tra l'altro IO ad un certo punto il freddo manco l'ho pi? sentito.
Quando poi ci siamo riuniti tutti a quel semaforo dei lavori in corso, comincio a sentire un piccolo senso di nausea, ma mi dico che passer? alla svelta, probabilmente il cappuccino voleva solo essere digerito, ma un paoi di ruttini non risolvono il problema, anzi lo peggiorano
Non mi rimaneva altro che farvi passare tutti davanti accodandomi al gruppo... seguo Gabel a distanza ma vedo che ad ogni curva il gruppo si allontanava sempre di pi?, e la nausea saliva a livelli di guardia.
Basta, mi fermo, tolgo guanti e casco e butto la testa all'ingi?, ma niente, non esce nulla ed io sto sempre pi? male......si ferma prima una coppia in auto e mi chiede se volevo aiuto, declino con gentilezza, poi si ferma un altro ragazzo e ri-declino con gentilezza...voglio solo vomitareeee!!!
Per farla breve senn? vi annoio... fra soste e ripartenze varie, circa 7 in tutto, impiego ben 5 ore per tornare a casa, sbagliando anche strada perch? anzich? tornare verso Bobbio, tiro dritto seguendo solo il cartello PAICENZA e mi ritrovo in un bellissimo passo a quasi 1500 metri slm (che non riesco ovviamente a godere, ne mi ricordo il nome) mentre arrivato a Piacenza Sud quasi decido di lasciare la moto al Punto Blu e di farmi venire a prendere da mia moglie, e magari mi faccio portare al pronto soccorso, ero veramente cadaverico pi? di quanto lo sia gi? in condizioni normali, ma mi scocciava terribilmente e non volevo metterla in agitazione...decido cos? di non agitarmi, eseguo lunghe respirazioni profonde (tecnica yoga), pratico qualche esercizio di EFT, cerco di allontanare la mente dal malore...miracolo, la nausea dopo 20 minuti si attenua, risalgo in sella e percorro gli ultimi 100 km con la speranza di non fermarmi pi?, ed infatti alle 17,15 entro in casa distrutto ed infreddolito, tremando come un vibratore!
La famiglia mi si stringe intorno e mi aiuta a spogliarmi della tuta TRAFORATA (*) e degli stivali, abbigliamento che rivedr? soltanto l'anno prossimo...
Un bagno caldissimo, una limonata ed una bolla dell'acqua calda mi fanno piano piano ritornare a livelli di sopportazione pi? umani, poi dopo due ore riesco a mandare gi? un piattino di riso all'inglese, giusto per non andare a letto a digiuno.
Oggi, che sto decisamente meglio anche se sono ancora un tantino sconvolto, ripensando al giro ed a voi ragazzi, non posso fare a meno di rattristarmi per aver perso l'ultima mia bella giornata, che voleva essere a conclusione della mia stagione motociclistica.
Spero di rivedervi tutti l'anno prossimo
(*) credo che la tuta traforata abbia contribuito non poco a farmi stare male, l'aria fredda che entrava deve avermi fatto venire la congestione. MAI PIU' !!!
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