Jonathan Rea mette in cassaforte la sestina iridata nel Mondiale Superbike. L’obiettivo è continuare la scia vincente, blindare il titolo dagli attacchi di Scott Redding e degli altri rivali. Il nordirlandese scriverà la storia del motociclismo, ma vivrà per sempre con la mancata ascesa in MotoGP. Ha partecipato a due Gran Premi con la Honda per sostituire Casey Stoner nel 2012. Nonostante i risultati soddisfacenti (8° a Misano, 7° ad Aragon) non ha mai ricevuto un’offerta che gli permettesse di essere competitivo.
Resta un po’ di amarezza, ma dal suo ingresso nel WorldSBK (2008) può ritenersi più che soddisfatto. Sei titoli mondiali, 99 vittorie e 185 podi. “Sì, sono deluso di non aver mai avuto questa opportunità, ma questa è la vita – ammette Jonathan Rea a ‘Moto Journal’ -. Tuttavia, sono felice di essere rimasto alla Honda per tanti anni, perché questo mi ha dato l’opportunità di correre con Repsol. Se puoi scegliere una moto per correre nella classe regina, sceglieresti quella perché è la più iconica e la più ufficiale, in un certo senso. Sono molto grato di aver avuto questa opportunità. Onestamente, avrei preferito fare quelle due gare con quella moto piuttosto che gareggiare per un’intera stagione su una moto con la quale sarebbe stato impossibile essere competitivi“.
Nella stagione Superbike 2021 proverà a dare l’assalto al suo settimo titolo consecutivo. Resterà per sempre uno spettatore della MotoGP, con la mente rivolta a quello che poteva essere e non è stato. “La domanda rimarrà sempre nella mia testa: cosa avrei potuto fare in MotoGP? Le cose stanno come stanno. Questa è la vita – conclude Jonathan Rea -. Sono un sei volte campione del mondo SBK e mi piace molto la vita che ho avuto lì“.
da corsedimoto
Resta un po’ di amarezza, ma dal suo ingresso nel WorldSBK (2008) può ritenersi più che soddisfatto. Sei titoli mondiali, 99 vittorie e 185 podi. “Sì, sono deluso di non aver mai avuto questa opportunità, ma questa è la vita – ammette Jonathan Rea a ‘Moto Journal’ -. Tuttavia, sono felice di essere rimasto alla Honda per tanti anni, perché questo mi ha dato l’opportunità di correre con Repsol. Se puoi scegliere una moto per correre nella classe regina, sceglieresti quella perché è la più iconica e la più ufficiale, in un certo senso. Sono molto grato di aver avuto questa opportunità. Onestamente, avrei preferito fare quelle due gare con quella moto piuttosto che gareggiare per un’intera stagione su una moto con la quale sarebbe stato impossibile essere competitivi“.
Nella stagione Superbike 2021 proverà a dare l’assalto al suo settimo titolo consecutivo. Resterà per sempre uno spettatore della MotoGP, con la mente rivolta a quello che poteva essere e non è stato. “La domanda rimarrà sempre nella mia testa: cosa avrei potuto fare in MotoGP? Le cose stanno come stanno. Questa è la vita – conclude Jonathan Rea -. Sono un sei volte campione del mondo SBK e mi piace molto la vita che ho avuto lì“.
da corsedimoto
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