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    #46
    Originally posted by Larsen_EE View Post
    quoto desmo... non ho mai cambiato nulla perche' "e' vecchio"... ma solo per questioni funzionali, o perche' defunto.

    e tenere un'auto 20 anni, anche un terribile v8 a carburatori e scarico aperto, e' meno inquinante nel bilancio complessivo che non comprare 8/10 ibride... ma non ci arrivano.
    Ma come, tu non usi la macchina elettrica???? Inquinatore inquinante!!!!!!!!!!!!

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      #47
      guarda, come in quasi tutto cio' che oggi e' "main stream", ho gia' dato.
      meta' anni 90, a torino c'erano le panda elettriche, durate poco come ogni cosa del comune, le usavo per due ragioni: ci abitavo dietro, non avevo ancora la patente ma quelle con le insegne del comune non le fermavano.

      la cosa assurda e' che su quei bidoni c'era pure un cambio a 4 marce, inutile... mettevi la 4a e via...
      solo che era una 2 posti secchi... dietro tutte batterie.
      pesava quanto un ducato.
      andava bene per fare le commissioni in centro, visto che non pagava parcheggi o ztl varie (non erano a pagamento, ma entravi senza problemi ovviamente).

      alla fine era meglio una panda 750... costava meno di 1/4, consumava un tubo, viaggiava il giusto, caricavi 5, 6, 7 persone...

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        #48
        Originally posted by Larsen_EE View Post

        si, ok, in linea di massima sono d'accordo... ma... sai com'e' che la carne, oggi, se la possono permettere piu' o meno tutti?
        (questo senza contare l'importanza nutrizionale fondamentale)... proprio grazie agli allevamenti intensivi.

        perche' per carita', piace a tutti l'idea che carolina, che ha prodotto quel bel filetto che hai sulla pietra, abbia vissuto nei campi, tra fiori e alberi... ma cosi' quel filetto, invece di 20? al kg, te ne costerebbe 120?...

        il pollo inizialmente era una carne pregiata: poco grassa, nutriente, gustosa, si prepara in qualsiasi modo... ma, i polli li avevano solo i contadini, e difficilmente li allevavano per venderli, ma per fare uova, e ogni tanto un'arrostino.
        oggi la carne di pollo costa nulla, tutti possono mangiare un pollo... grazie agli allevamenti intensivi.

        capisci cosa intendo con "gravi conseguenze economiche e sociali" quando si decide di appoggiare e portare avanti certe politiche basate sul non ragionamento?

        e anche quelli che cagano il ***** "dovete diventare tutti vegani per salvare il pianeta".... coglionate.
        se ci fossero 8 miliardi di vegani, per produrre "erba" per tutti sti rincoglioniti, ne servirebbero altri due di pianeti... solo per fare le serre.

        perche' il nutrimento che ottieni dalle proteine animali, e l'energia dai grassi animali, e' concentrata, molto di piu' che non dai vegetali.
        ovvero devi mangiarne quantita' maggiori per avere lo stesso apporto nutrizionale, e questo senza contare squilibri vitaminici conseguenti... solo calorie e proteine.

        son tutte buone idee buttate cosi' allo sbaraglio, tutte pessime idee se analizzate in modo piu' ampio.
        Ma infatti la carne dovrebbe tutta costare di piu perche prodotta in qualit? e quindi diventare un bene da consumare 1 o 2 volte a settimana com' ? giusto che sia

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          #49
          giusto, cosi' si torna agli anni 40 con la gente che mangia patate e riso, mortalita' infantile al 50%, speranza di vita a 65 anni... sicuro... la decrescita... coglionate.

          intanto, lontano dai gretini, mulini a vento e tettoie solari, c'e' chi sul serio costruisce il futuro: https://www.corriere.it/esteri/19_no...97da0906.shtml

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            #50
            Originally posted by Larsen_EE View Post
            giusto, cosi' si torna agli anni 40 con la gente che mangia patate e riso, mortalita' infantile al 50%, speranza di vita a 65 anni... sicuro... la decrescita... coglionate.

            intanto, lontano dai gretini, mulini a vento e tettoie solari, c'e' chi sul serio costruisce il futuro: https://www.corriere.it/esteri/19_no...97da0906.shtml
            Poi abbiamo un Giggino qualsiasi che segue e vuole imporre solo puttanatx

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              #51
              ma quello che mi fa piu' incazzare, e' che sia in ambito privato, sia in quello che resta di industria statale, noi italiani siamo all'avanguardia sul nucleare... tutte le centrali piu' moderne, sicure ed efficienti d'europa hanno visto la partecipazione in fase di progetto e costruzione di imprese italiane... facciamo ricerca a livelli mondiali... e non possiamo goderne i frutti grazie ad una cazzata ideologica fatta 40 anni fa.

              pero' continuiamo a raccontarci che non siamo in grado, che da noi sarebbe un disastro, che non siamo capaci... e poi costruiamo in mezzo mondo, e portiamo avanti una sperimentazione di altissimo livello.

              abbiamo gas e petrolio, non lo usiamo, di nuovo per coglionate ideologiche... cosi' quello nell'adriatico se lo beccano i croati, quello nello ionio i greci... mentre quello "inland" resta li, fino a quando non servira' piu' a nulla perche' sara' superato, ed abbiamo una bolletta energetica (intendo a livello nazionale) tra le piu' alte al mondo!

              pero', sempre per coglionate ideologiche, si caricano sulle bollette di fornitura costi assurdi per sostenere metodi di produzione dell'energia insostenibile, spacciata per green, assolutamente inutile se non in minima parte come complemento (marginale).

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                #52
                Originally posted by marcodg View Post
                Basta che non parli di Toyota ed ibride ti sopportiamo

                Tornando all' articolo penso che , purtroppo, a breve non cambi nulla a livello mondiale.
                Ed il peggio deve ancora venire.....
                Ah ah.. questa poi!

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                  #53
                  Originally posted by Larsen_EE View Post
                  giusto, cosi' si torna agli anni 40 con la gente che mangia patate e riso, mortalita' infantile al 50%, speranza di vita a 65 anni... sicuro... la decrescita... coglionate.

                  intanto, lontano dai gretini, mulini a vento e tettoie solari, c'e' chi sul serio costruisce il futuro: https://www.corriere.it/esteri/19_no...97da0906.shtml
                  Benessere (apparente) e longevit? hanno un caro prezzo, sul pianeta in primis, secondo adesso si arriva a 75 anni medi, ok, ma come? Di merda! Si sopravvive con le medicine e si soffre di continuo fino alla morte.
                  E gi? a 40 anni siamo dei rottami che sopravvivono a medicine..
                  Non ? vita quella!
                  E l assurdo ? che costiamo tantissimo pure ai pi? giovani lavoratori di spese mediche, PALLIATIVE!

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                    #54
                    ah guarda, se fossimo ancora ai tempi dell'impero romano, io sarei un venerabile... quindi non e' che mi andrebbe male... ma non e' quello il significato di progresso.

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                      #55
                      Originally posted by Larsen_EE View Post
                      giusto, cosi' si torna agli anni 40 con la gente che mangia patate e riso, mortalita' infantile al 50%, speranza di vita a 65 anni... sicuro... la decrescita... coglionate.

                      intanto, lontano dai gretini, mulini a vento e tettoie solari, c'e' chi sul serio costruisce il futuro: https://www.corriere.it/esteri/19_no...97da0906.shtml
                      Non c`? nemmeno bisogno che risponda a queste fandonie
                      L`unica cosa condivisibile tra tutte le cose allucinanti che scrivi ? la tua linea sulle centrali nucleari

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                        #56
                        ah, fandonie? vai a vederti qual'era la dieta nell'immediato dopoguerra, e qual'era la speranza di vita media... tu che sei cosi informato...

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                          #57
                          Originally posted by Semiramide View Post

                          Ragazzi immagino sia evidente che ho sdrammatizzato sulla questione allevamenti intensivi, tuttavia non penso sia esattamente questo il problema principale del pianeta da risolvere, anche perch? ci sono opinioni contrastanti tra i vari scienziati su questo punto. Come insegnava il buon Aristotele nell?Etica Nicomachea, penso che la verit? stia nel giusto mezzo, anche perch? a fronte di sensazionalistici articoli di giornale, esistono di contro anche pensieri e studi di scienziati che non sono esattamente d'accordo con l'approccio del ?diventate erbivori, smettetela di allevare bestiame e si salver? il mondo?.
                          Senza andare troppo lontano mi riferisco agli studi del prof. Giuseppe Pulina che mi sembra sappia ci? che teorizza considerato che ? Emerito per la Scienza e le Produzioni Animali, professore Ordinario di Zootecnica Speciale presso il Dipartimento di Agraria dell?Universit? di Sassari e Presidente dell?Associazione Carni Sostenibili.

                          Sul suo pensiero, a tal proposito riporto un articolo scritto proprio dal prof. Pulina non pi? tardi di un mese fa nel quale tra l?altro, a sua volta fa riferimento anche ad altri studi internazionali sull?argomento.




                          Scritto da Giuseppe Pulina

                          08 Ottobre 2019

                          Sembra paradossale che in un mondo dove ogni giorno vengono scaricate in atmosfera migliaia di tonnellate di gas ad effetto serra provenienti da automobili, aerei, navi, centrali energetiche, fabbriche, discariche, risaie ecc. si voglia dare la colpa dell?effetto serra e dei cambiamenti climatici alle flatulenze degli animali erbivori in allevamento, fenomeno del tutto naturale e dalle origini antichissime.

                          Basti pensare ai grandi sauropodi che sono vissuti per un tempo lunghissimo, oltre 120 milioni di anni nelle ere geologiche del Mesozoico (Giurassico e Cretaceo da 190 a 65 milioni di anni fa): erano gli animali terrestri pi? imponenti mai apparsi sulla terra, ricordati proprio per il loro gigantismo. Potevano infatti raggiungere il peso di circa 100 tonnellate (Argentinosaurus), una lunghezza fino a 40 metri ed un?altezza di circa 20 metri. Anche loro erbivori come i nostri ruminanti odierni, generavano metano in quantit? tali da contribuire al riscaldamento globale avvenuto in quell?era.

                          Nel libro "Allevamento animale e sostenibilit? ambientale: le tecnologie" (a cura di B. Stefanon, M. Mele e G. Pulina, ediz. Franco Angeli), vengono mostrati degli studi in tal proposito, che mostrano come la presenza di metano che origina dalle fermentazioni digestive degli erbivori ? stato un elemento costante nella storia della Terra e anche la fauna pascolante in Europa e in America, prima dell?instaurarsi dei processi agricolo-zootecnici, registrava emissioni in linea con quelle derivanti attualmente dai selvatici e dai domestici presenti in queste aree.
                          Sotto il profilo digestivo, ? indubbio che nei grandi sauropodi albergasse un microbioma in grado di fermentare la fibra e rendere cos? disponibili i nutrienti indispensabili alla vita dell?animale. Il processo orale consisteva nel brucare e ingerire enormi quantit? di biomasse, generando importanti quantit? di metano della stessa dimensione di quella totale attuale e da 6 a 12 volte superiore alla metanogenesi pregastrica globale stimata dalla FAO per gli odierni ruminanti domestici. Se per paradosso si eliminassero tutti gli animali domestici e le terre da loro occupate venissero restituite alla presenza naturale di erbivori selvatici, la condizione di emissioni enteriche non cambierebbe sostanzialmente.

                          Dunque anche se eliminassimo tutti gli allevamenti e gli animali fossero liberi di pascolare in natura, il loro contributo ai gas serra sarebbe esattamente lo stesso. Se non di pi?, visto che in allevamento si riescono a modulare le fermentazioni enteriche grazie ad un?alimentazione mirata degli animali, mentre in natura questi sarebbero liberi di mangiare quello che trovano, con fermentazioni incontrollate e conseguenti emissioni di gas molto pi? alte.
                          Un?altra conferma arriva anche da altri studi importanti (Kelliher F.M., Clark H., 2012. Methane emission from bison ? An historic herd estimate for the North Americam Great Plains. Agricultural and Forestry Meteorology, 150: 474-477) in cui gli autori hanno calcolato la produzione di metano enterico del bisonte americano (Bison bison), specie che poi la caccia intensiva operata dall?uomo ha ridotto in modo drastico.
                          Gli studiosi hanno stimato le produzioni enteriche di questa popolazione in 2,1 milioni di tonnellate per anno, confrontandole con le odierne emissioni dei bovini allevati nella stessa area, ottenendo un valore di 2,5 milioni di tonnellate di metano emesso e rilevando che la sostituzione della macrofauna pascolante precolombiana con i moderni allevamenti ha portato ad un aumento delle emissioni soltanto del 14%.


                          Anche un successivo lavoro ha portato risultati analoghi (Hristov A.N., 2012. Historic, pre-European settlement, and present day contribution of wild ruminants to enteric methane emission in the United States. Journal of Animal Science, 90: 1371-1375) allargando l?areale di studio agli interi USA e alla popolazione complessiva di erbivori selvatici presenti in epoca precolombiana: confrontando le emissioni con l?attuale allevamento degli animali zootecnici degli USA e l?odierno contributo dei selvatici alle emissioni enteriche di metano si pu? sorprendentemente notare che in epoca precolombiana il metano emesso dai ruminanti ? stato pari all?86% di quello attualmente riversato in atmosfera da bovini, ovini e caprini domestici.
                          Dunque gli 80 milioni di bisonti selvatici che vivevano sulle Grandi Pianure, numeri vicini ai 90 milioni di bovini da carne oggi allevati negli Stati Uniti, 75 dei quali allevati nelle praterie e le 150 specie di megafauna nelle Americhe esistite alla fine del Pleistocene, tra cui mammut, grandi felini, bradipi giganti e orsi ben pi? grandi di quelli odierni, producevano emissioni di metano vicini a quelli emessi oggi dai bovini da allevamento, confermando che il riscaldamento globale attualmente in atto ? frutto di accumulo di gas serrigeni derivanti da altre attivit? umane e non pu? essere principalmente imputato alla presenza degli erbivori zootecnici.
                          Per questo motivo, se ? vero che le emissioni enteriche dei ruminanti oggi contribuiscono per una parte, questa per? non ? sostanziale e non ? tale da giustificare l?accanimento.
                          Dlin dlon

                          il problema degli allevamenti non ? il gas prodotto dagli animali, ma tutta l energia e co2 che ci va dietro per allevarli, dargli da mangiare, macellarli ,confezionarli , trasportarli in giro per supermercati e poi di tutto ci? ne va sprecato oltre il 50%

                          dlin dlon, fine comunicato

                          l allevamento intensivo per produrre carne e deruvati emette pi? co2 di tutto il trasporto privato nel mondo

                          solo che gli allevamenti sfamano molto meno del 50% della popolazione mondiale

                          il confronto con i periodi antichi centra come le mele con le pere

                          in antichit? non esistevano i trattori che aravano i campi che servono a produrre i mangimi per gli animali da allevamento ( il 60% dei terreni mondiali e risorse servono solo per gli allevamenti)

                          no

                          non esistevano i camion che trasportavano gli animali al
                          macello, non esistevano i macelli , le industrie confezionatrici , i camion per portare i derivati animali nei supermercati, non esistevano i supermercati, non esisteva la gente che in auto andava al supermercato a comprare la carne

                          ecc
                          ecc

                          sai quanto incidono i gas prodotti direttamente dagli animali?

                          kazzesimi percentuali

                          invece , dati alla mano... ma dati di chi sa contare non dati di sto beota di giuseppe polina, con le risorse( energia acqua co2 terreni ecc ) con cui produci UN kg di carne, un vegetariano ci mangia svariati giorni

                          Svariati giorni ehh , non una bistecca a pranzo

                          per? va bene cos?, i sordi in effetti l ALLARME non lo sentono...

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                            #58
                            Originally posted by arabykola View Post

                            Dlin dlon

                            il problema degli allevamenti non ? il gas prodotto dagli animali, ma tutta l energia e co2 che ci va dietro per allevarli, dargli da mangiare, macellarli ,confezionarli , trasportarli in giro per supermercati e poi di tutto ci? ne va sprecato oltre il 50%

                            dlin dlon, fine comunicato

                            l allevamento intensivo per produrre carne e deruvati emette pi? co2 di tutto il trasporto privato nel mondo

                            solo che gli allevamenti sfamano molto meno del 50% della popolazione mondiale

                            il confronto con i periodi antichi centra come le mele con le pere

                            in antichit? non esistevano i trattori che aravano i campi che servono a produrre i mangimi per gli animali da allevamento ( il 60% dei terreni mondiali e risorse servono solo per gli allevamenti)

                            no

                            non esistevano i camion che trasportavano gli animali al
                            macello, non esistevano i macelli , le industrie confezionatrici , i camion per portare i derivati animali nei supermercati, non esistevano i supermercati, non esisteva la gente che in auto andava al supermercato a comprare la carne

                            ecc
                            ecc

                            sai quanto incidono i gas prodotti direttamente dagli animali?

                            kazzesimi percentuali

                            invece , dati alla mano... ma dati di chi sa contare non dati di sto beota di giuseppe polina, con le risorse( energia acqua co2 terreni ecc ) con cui produci UN kg di carne, un vegetariano ci mangia svariati giorni

                            Svariati giorni ehh , non una bistecca a pranzo

                            per? va bene cos?, i sordi in effetti l ALLARME non lo sentono...
                            Condivido tutto, e la scienza conferma, ma l ignoranza blatera

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                              #59
                              Originally posted by Larsen_EE View Post
                              ah guarda, se fossimo ancora ai tempi dell'impero romano, io sarei un venerabile... quindi non e' che mi andrebbe male... ma non e' quello il significato di progresso.
                              Progresso, parola che dovrebbe includere il significato di miglioria...infatti il nostro progresso apparente ? relativo a un tempo breve, in un tempo pi? ampio ? regresso.
                              Last edited by abhi; 07-11-19, 17:25.

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                              • Font Size
                                #60
                                certo... 2 millenni
                                breve...

                                nell'ottica di cosa? della vita del pianeta?
                                sicuro, e' nulla... ma allora che cazzo ti preoccupi a fare? tra 4.5 miliardi di anni il sole diventera' una gigante rossa ed inglobera' il sistema solare fino quasi a marte... percio', sul lungo periodo, il destino di questo pianeta e' sicuramente segnato, intendo scientificamente, non ci sono scappatoie.
                                l'uomo ci sara' ancora tra 4.5 miliardi di anni? forse no... il pianeta si, e il suo destino e' gia' segnato oggi.

                                ora, a parte le stronzate sull'acqua necessaria per l'allevamento, che torna indietro tutta tutta... tu oggi ti stai bevendo, letteralmente, i dinosauri... il ciclo dell'acqua sulla terra e' un ciclo chiuso, una minima parte viene dispersa dello spazio sottoforma di gas, il resto che c'e' e' tutta quella che c'e'.
                                tu consumi acqua, che restituisci quando pisci, caghi, respiri, starnutisci, e anche quando alla fine muori... sei fatto per la maggior parte d'acqua, come la quasi totalita' degli esseri viventi sul pianeta.

                                ah ma tanto ci sara' sempre qualche professorone vegano che ti dice che lui, con 100litri d'acqua, ci campa una settimana (irrigando ovviamente tutto).

                                quanto alle percentuali a cazzo sull'agricoltura, il grosso e' finalizzato a produrre farine... che servono per fare pane, pasta, biscotti e altre amenita'... gli scarti della raccolta del grano diventano cibo per le vacche... scarti... roba che o bruci, o butti.

                                per inciso... con 1kg di carne ci mangi una settimana tranquillamente, senza sacrificarti inculo al tuo vegano che con la stessa quantita' di risorse (stando a quello che dici tu) si sfama a furia di fave di fuca per "giorni"...
                                basta accendere il cervello per capire quando si scrivono stronzate

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