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mollare tutto e ricominciare

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    #1

    mollare tutto e ricominciare

    dunque, vediamo... ho l'eta' che ho... ho risolto tutte le cose "in sospeso", piu' di 3 anni fa c'e' stato un grave problema di salute in famiglia, oggi parzialmente risolto, non si risolvera' mai, ma diciamo che e' stabile.
    in questi 3 anni ho chiuso la p.iva, sto lavorando sempre di meno, ho sempre meno voglia di fare il mio lavoro, e sono in sostanza un "badante aggiunto": al momento ritengo, anche parlandone, che mio padre possa portare avanti la cosa da solo, e considero il mio "obbligo" assolto.

    alla fine dell'anno scorso ho perso un punto di riferimento personale, per colpa di nessuno, la vita a volte e' crudele, e si porta via le persone migliori... si puo' solo accettare.
    vivo in un paesino infame, i miei vivono qui, e per forza di cose al momento pure io, ma senza opportunita' di alcun tipo... non solo di lavoro, ma nemmeno di fare nuove conoscenze.
    a novembre e dicembre ho pensato molto, a gennaio pure, poi a fine gennaio qualcosa s'e' "rotto": c'e' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso (quando forse avrebbe potuto essere un trampolino, ma vabbe').

    sono a zero al momento, riparto da zero.

    voglio cambiare tutto, non voglio piu' stare tutto il giorno davanti a due schermi, non voglio piu' stare tutto il giorno chiuso da qualche parte (che sia casa come ora, o ufficio quando ancora l'avevo).

    in questa settimana sto iniziando a muovermi, non mi interessa un lavoro "qualificato" ma anzi, mi mettero' a cercare qualsiasi cosa, che sia anche fare il muratore, devo letteramente "fare": basta mail, basta seghe mentali su progetti che contano un *****, basta perdite di tempo, basta non riuscire mai a staccare dal lavoro perche' ce l'hai sempre in testa, basta regalare le mie capacita' perche' "c'e' sempre il cugino di qualcuno che costa meno"... se sbaglio con la cazzuola bon, mi prendo il cazziatone e finisce li, oppure c'e' un camion da scaricare e basta... quello e', quello fai... una volta scaricato e' andato, arrivera' quello dopo.
    c'e' un albero da tagliare? fatto...
    da portare in giro un furgone per le consegne? magari... sarebbe perfetto: vado in giro, vedo gente, mi piace guidare.

    sara' forse la crisi di mezza eta'... ma devo fare qualcosa, tentare di ricominciare, ma visto che la "mia strada" gia' l'ho conosciuta, voglio farlo da zero.
    e non come quei coglioni che "mollo tutto e giro il mondo", con papino proprietario di 3 condomini... nono, io sto a zero del tutto.

    l'italia pero' e' un paese di merda per chi vuole ricominciare... vedremo.

    la "fase 1", ammesso che vada a buon fine, mi dovra' permettere di andare ovunque riesca a trovare qualcosa, la "fase 2" sara' di consolidamento e crescita... da li poi sara' tutta discesa (con alti e bassi, ma normale diciamo).
    mi son dato 6 mesi per la "fase 1"... entro l'anno vorrei arrivare alla "fase 2", ma la vedo dura.

    i contatti che ho, purtroppo, sono tutti nell'ambito professionale che gia' conosco, e dal quale voglio staccarmi del tutto.
    in questi giorni faro' il giro di tutto cio' che ho a "tiro di piede": officine, aziendine, supermercati, quello che trovo qui intorno.

    devo essere ottimista perche' sento che sia la cosa giusta da fare, "devo farla", e' una necessita', sono preoccupato perche' come realista ho serissimi dubbi sulla sua fattibilita', ma alla fine l'ipotesi peggiore e' che tra 6 mesi io sia ancora qui a pacioccare con adobe e minchiate simili... ho avuto a che fare con scelte ben piu' drastiche e difficili.

    se non ci provo ora, non lo faro' mai piu'... non ho piu' obblighi ne' responsabilita' verso nessuno, sono libero nel modo piu' totale possibile e alla fine e' un rischio calcolato ma necessario: devo solo avere pazienza, non mettermi fretta, e non farmi scoraggiare dalle porte chiuse.

    se qualcuno ha bisogno di un manovale, di un autista (solo la B, non feci a suo tempo la conversione delle patenti militari, costavano troppo, e non mi interessava), di qualsiasi attivita' che non preveda una ***** di scrivania e uno schermo, si faccia vivo: posso andare ovunque, e fare qualsiasi cosa.


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    #2
    Quando hai salute e sani principi tutto si pu? fare.
    Non sei il primo che vive in questo modo variopinto

    Un abbraccio e buon viaggio

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      #3
      Buona fortuna Larsen.

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        #4
        Mezza et??Quanto azzo vuoi campare?

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          #5
          Originally posted by Larsen_EE View Post
          dunque, vediamo... ho l'eta' che ho... ho risolto tutte le cose "in sospeso", piu' di 3 anni fa c'e' stato un grave problema di salute in famiglia, oggi parzialmente risolto, non si risolvera' mai, ma diciamo che e' stabile.
          in questi 3 anni ho chiuso la p.iva, sto lavorando sempre di meno, ho sempre meno voglia di fare il mio lavoro, e sono in sostanza un "badante aggiunto": al momento ritengo, anche parlandone, che mio padre possa portare avanti la cosa da solo, e considero il mio "obbligo" assolto.

          alla fine dell'anno scorso ho perso un punto di riferimento personale, per colpa di nessuno, la vita a volte e' crudele, e si porta via le persone migliori... si puo' solo accettare.
          vivo in un paesino infame, i miei vivono qui, e per forza di cose al momento pure io, ma senza opportunita' di alcun tipo... non solo di lavoro, ma nemmeno di fare nuove conoscenze.
          a novembre e dicembre ho pensato molto, a gennaio pure, poi a fine gennaio qualcosa s'e' "rotto": c'e' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso (quando forse avrebbe potuto essere un trampolino, ma vabbe').

          sono a zero al momento, riparto da zero.

          voglio cambiare tutto, non voglio piu' stare tutto il giorno davanti a due schermi, non voglio piu' stare tutto il giorno chiuso da qualche parte (che sia casa come ora, o ufficio quando ancora l'avevo).

          in questa settimana sto iniziando a muovermi, non mi interessa un lavoro "qualificato" ma anzi, mi mettero' a cercare qualsiasi cosa, che sia anche fare il muratore, devo letteramente "fare": basta mail, basta seghe mentali su progetti che contano un *****, basta perdite di tempo, basta non riuscire mai a staccare dal lavoro perche' ce l'hai sempre in testa, basta regalare le mie capacita' perche' "c'e' sempre il cugino di qualcuno che costa meno"... se sbaglio con la cazzuola bon, mi prendo il cazziatone e finisce li, oppure c'e' un camion da scaricare e basta... quello e', quello fai... una volta scaricato e' andato, arrivera' quello dopo.
          c'e' un albero da tagliare? fatto...
          da portare in giro un furgone per le consegne? magari... sarebbe perfetto: vado in giro, vedo gente, mi piace guidare.

          sara' forse la crisi di mezza eta'... ma devo fare qualcosa, tentare di ricominciare, ma visto che la "mia strada" gia' l'ho conosciuta, voglio farlo da zero.
          e non come quei coglioni che "mollo tutto e giro il mondo", con papino proprietario di 3 condomini... nono, io sto a zero del tutto.

          l'italia pero' e' un paese di merda per chi vuole ricominciare... vedremo.

          la "fase 1", ammesso che vada a buon fine, mi dovra' permettere di andare ovunque riesca a trovare qualcosa, la "fase 2" sara' di consolidamento e crescita... da li poi sara' tutta discesa (con alti e bassi, ma normale diciamo).
          mi son dato 6 mesi per la "fase 1"... entro l'anno vorrei arrivare alla "fase 2", ma la vedo dura.

          i contatti che ho, purtroppo, sono tutti nell'ambito professionale che gia' conosco, e dal quale voglio staccarmi del tutto.
          in questi giorni faro' il giro di tutto cio' che ho a "tiro di piede": officine, aziendine, supermercati, quello che trovo qui intorno.

          devo essere ottimista perche' sento che sia la cosa giusta da fare, "devo farla", e' una necessita', sono preoccupato perche' come realista ho serissimi dubbi sulla sua fattibilita', ma alla fine l'ipotesi peggiore e' che tra 6 mesi io sia ancora qui a pacioccare con adobe e minchiate simili... ho avuto a che fare con scelte ben piu' drastiche e difficili.

          se non ci provo ora, non lo faro' mai piu'... non ho piu' obblighi ne' responsabilita' verso nessuno, sono libero nel modo piu' totale possibile e alla fine e' un rischio calcolato ma necessario: devo solo avere pazienza, non mettermi fretta, e non farmi scoraggiare dalle porte chiuse.

          se qualcuno ha bisogno di un manovale, di un autista (solo la B, non feci a suo tempo la conversione delle patenti militari, costavano troppo, e non mi interessava), di qualsiasi attivita' che non preveda una ***** di scrivania e uno schermo, si faccia vivo: posso andare ovunque, e fare qualsiasi cosa.
          Oooooooocio...


          Come non hai obblighi.. e io m? devo trovarmi un altro grafico che mi sopporti? daghe.... a bratislava c'? il wifi? Quando avrai finito di soffifare i colleghi... in quelle fredde notti nelle piazzole buie.. potresti anche collegarti e fare qualcosa...

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            #6
            Che dire.... Hai sicuramente delle capacit?, lo hai dimostrato, non sei uno stolto, quindi per me ti basta avere un p? di fortuna nel trovare un lavoro che ti appassioni e non credo che per te sia un problema, visto che da come dici ti accontenti di stare a contatto con la gente.
            Ti auguro di avere almeno una buona occasione!

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              #7
              Ci vuole coraggio per rivoluzionare la propria vita e ripartirenda zero, ti auguro tanta fortuna Guglielmo!
              Se sento di qualche opportunit? di lavoro dalle mie parti ti scrivo!

              In bocca al lupo

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                #8
                dave, beota, salvo tempi magari un po' piu' larghi, sai come e dove trovarmi non e' che sparisco, non posso permettermi di prendere e partire direttamente, perche' onestamente ora sarei gia' in viaggio.
                ma ho proprio bisogno di togliermi da tutto cio' che e' "ora"... gli amici no, ovviamente... ma e' proprio una necessita' che sento "fisicamente".
                non ho figli, non ho una moglie, manco una cosa in ballo, obblighi verso nessuno, sono a tutti gli effetti libero, di andare e fare qualsiasi cosa, con qualche limitazione logistica e di budget, ma superabile come ho sempre fatto.

                l'importante e' che devo trovare una dimensione nella quale abbia la sensazione di "fare" qualcosa... io produco "aria" al momento, bit di informazione, nulla che possa toccare, nulla che altri possano toccare.
                l'informatica, in ogni sua forma, e' stata con me per 35 anni, l'ho vissuta tutta, ho visto il meglio, e il peggio che puo' dare... e' ora di fare altro, qualsiasi cosa, non si vive per lavorare, si lavora per vivere, ma qualcosa che mi tolga da 4 pareti demmerda e mi levi la poltrona da sotto al culo.

                non ho bisogno di farlo, potrei andare avanti tranquillamente com'e' ora, ma non ce la faccio, non sono sereno, mi da fastidio... il computer lo voglio accendere solo la sera o nel fine settimana per giocare... basta.

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                  #9
                  Facendoti i migliori auguri, non potendoti comunque offrire lavoro, in che zona vivi? Giusto per permettere a qualcuno che ne ha la possibilit? di darti una mano
                  Last edited by omarMT01; 17-02-20, 20:45.

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                    #10
                    Intanto in bocca al lupo.
                    Ma se non sbaglio soffri abbestia il caldo. Ocio che a produrre all'aperto come manovale, non ci lasci le penne

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                      #11
                      Buona fortuna per il tuo intento!

                      Non occorre che ti dica che in Italia la vedo dura durissima, e che sarebbe meglio che partissi per l'estero...credo tu lo sappia gi?!

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                        #12
                        Un grosso in bocca al lupo

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                          #13
                          Originally posted by Larsen_EE View Post
                          dunque, vediamo... ho l'eta' che ho... ho risolto tutte le cose "in sospeso", piu' di 3 anni fa c'e' stato un grave problema di salute in famiglia, oggi parzialmente risolto, non si risolvera' mai, ma diciamo che e' stabile.
                          in questi 3 anni ho chiuso la p.iva, sto lavorando sempre di meno, ho sempre meno voglia di fare il mio lavoro, e sono in sostanza un "badante aggiunto": al momento ritengo, anche parlandone, che mio padre possa portare avanti la cosa da solo, e considero il mio "obbligo" assolto.

                          alla fine dell'anno scorso ho perso un punto di riferimento personale, per colpa di nessuno, la vita a volte e' crudele, e si porta via le persone migliori... si puo' solo accettare.
                          vivo in un paesino infame, i miei vivono qui, e per forza di cose al momento pure io, ma senza opportunita' di alcun tipo... non solo di lavoro, ma nemmeno di fare nuove conoscenze.
                          a novembre e dicembre ho pensato molto, a gennaio pure, poi a fine gennaio qualcosa s'e' "rotto": c'e' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso (quando forse avrebbe potuto essere un trampolino, ma vabbe').

                          sono a zero al momento, riparto da zero.

                          voglio cambiare tutto, non voglio piu' stare tutto il giorno davanti a due schermi, non voglio piu' stare tutto il giorno chiuso da qualche parte (che sia casa come ora, o ufficio quando ancora l'avevo).

                          in questa settimana sto iniziando a muovermi, non mi interessa un lavoro "qualificato" ma anzi, mi mettero' a cercare qualsiasi cosa, che sia anche fare il muratore, devo letteramente "fare": basta mail, basta seghe mentali su progetti che contano un *****, basta perdite di tempo, basta non riuscire mai a staccare dal lavoro perche' ce l'hai sempre in testa, basta regalare le mie capacita' perche' "c'e' sempre il cugino di qualcuno che costa meno"... se sbaglio con la cazzuola bon, mi prendo il cazziatone e finisce li, oppure c'e' un camion da scaricare e basta... quello e', quello fai... una volta scaricato e' andato, arrivera' quello dopo.
                          c'e' un albero da tagliare? fatto...
                          da portare in giro un furgone per le consegne? magari... sarebbe perfetto: vado in giro, vedo gente, mi piace guidare.

                          sara' forse la crisi di mezza eta'... ma devo fare qualcosa, tentare di ricominciare, ma visto che la "mia strada" gia' l'ho conosciuta, voglio farlo da zero.
                          e non come quei coglioni che "mollo tutto e giro il mondo", con papino proprietario di 3 condomini... nono, io sto a zero del tutto.

                          l'italia pero' e' un paese di merda per chi vuole ricominciare... vedremo.

                          la "fase 1", ammesso che vada a buon fine, mi dovra' permettere di andare ovunque riesca a trovare qualcosa, la "fase 2" sara' di consolidamento e crescita... da li poi sara' tutta discesa (con alti e bassi, ma normale diciamo).
                          mi son dato 6 mesi per la "fase 1"... entro l'anno vorrei arrivare alla "fase 2", ma la vedo dura.

                          i contatti che ho, purtroppo, sono tutti nell'ambito professionale che gia' conosco, e dal quale voglio staccarmi del tutto.
                          in questi giorni faro' il giro di tutto cio' che ho a "tiro di piede": officine, aziendine, supermercati, quello che trovo qui intorno.

                          devo essere ottimista perche' sento che sia la cosa giusta da fare, "devo farla", e' una necessita', sono preoccupato perche' come realista ho serissimi dubbi sulla sua fattibilita', ma alla fine l'ipotesi peggiore e' che tra 6 mesi io sia ancora qui a pacioccare con adobe e minchiate simili... ho avuto a che fare con scelte ben piu' drastiche e difficili.

                          se non ci provo ora, non lo faro' mai piu'... non ho piu' obblighi ne' responsabilita' verso nessuno, sono libero nel modo piu' totale possibile e alla fine e' un rischio calcolato ma necessario: devo solo avere pazienza, non mettermi fretta, e non farmi scoraggiare dalle porte chiuse.

                          se qualcuno ha bisogno di un manovale, di un autista (solo la B, non feci a suo tempo la conversione delle patenti militari, costavano troppo, e non mi interessava), di qualsiasi attivita' che non preveda una ***** di scrivania e uno schermo, si faccia vivo: posso andare ovunque, e fare qualsiasi cosa.
                          Fallo. Ora.
                          In stagione da me ti sfruttano, ma pi? manuale di cos? non ce n'?

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                            #14

                            Apprezzo il tuo coraggio Guglielmo e naturalmente ti faccio i miei migliori auguri, ma da attenta osservatrice della nostra realt? e della societ? italiana non posso non cogliere l'occasione per fare una riflessione un po? amara e scorata dicendo che in generale ? molto difficile reinventarsi, non certo perch? ? illecito rimettersi in gioco a 45 anni o perch? non si abbia la grinta per farlo... ma semplicemente perch? l?Italia ? un paese con il freno a mano tirato, dove non sei mai ?abbastanza skillato? per essere assunto che tu sia un bocconiano o un manovale, e dove tra l?altro non esiste pi? neppure un ascensore sociale?.e questo la dice lunga?

                            Una societ? dove a 20 anni devi avere gi? un?esperienza di lavoro di 5 e dove se ne hai 45 di anni sei gi? fuori dal mercato. Un paese dove, se sei donna ? meglio se dichiari di non essere sposata e non volere figli se vuoi essere assunta. L?italia ? un paese dove i sogni e i bisogni ormai difficilmente si incontrano, dove c?? sempre qualcuno disposto a fare il tuo lavoro per meno soldi di te.

                            E? questo un paese dove se hai un curriculum variegato di esperienze, caratteristica questa che all?estero viene verosimilmente considerata una qualit?, perch? dimostra versatilit? ed elasticit? mentale, oltre che capacit? di competenze trasversali, da noi viene vista con sospetto perch? chi ci deve scegliere pensa solo che abbiamo cambiato tanti lavori perch? siamo instabili e inaffidabili, quindi da scartare.

                            Viviamo in una realt? dove tu ringrazi il cielo di riuscire a lavorare con contratti a tempo determinato perch? il lavoro a tempo indeterminato ormai ? diventato una chimera, creandoti malgrado ci? un dignitoso curriculum, salvo poi venire analizzato con sospetto dall?ebete di turno delle risorse umane che ti chieder? serafico ? lei perch? ha cambiato cosi tanti lavori?? e tu in quel momento mordendoti la lingua vorresti rispondergli ?. ? ma ce la fai?! "

                            Un sistema dove per essere assunto in un?azienda devi passare 6/7 colloqui perdendo tempo e denaro per poi sentirsi scrivere via mail quando si ? fortunati e non si cade semplicemente nell?oblio: " la nostra scelta ? ricaduta su un altro candidato?.
                            Questo ovviamente, senza neppure sapere quanto avresti guadagnato lavorando in quell?azienda, perch? chiedere quale sar? la propria busta paga non ? pi? un diritto e se lo fai vieni scartato per lesa maest?, in quanto tu lavoratore devi dimostrare di essere disposto a tutto pur di lavorare, tralasciando il fatto che si lavora per guadagnarsi da vivere.

                            Naturalmente, se vuoi lavorare in Italia non si pu? dimenticare di citare anche la nevrosi del -devi tassativamente sapere l?inglese- perch? te lo richiedono con prepotenza anche se andrai a fare la baby sitter di un neonato o il badante di un sordomuto.

                            Alla luce di queste riflessioni non di certo date al caso ma frutto dell?ascolto di tante persone e delle loro esperienze, penso che forse all?estero questa tua positiva voglia ed energia di fare e di cambiare, possa essere pi? apprezzata che nel nostro paese?.

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                              #15
                              guardate che non parto con la legione straniera
                              e no, non vado a cercare un'altro lavoro perche' "ho bisogno"... potrei continuare a fare il mio.
                              la cosa buona e' che sono nello stato mentale di assoluta liberta', non ho bisogno di dimostrare niente a chi ho di fronte, quanto a me stesso.
                              del curriculum non mi frega un tubo, non mi serve, non voglio fare cio' che gia' so fare.
                              niente trafile ridicole tipo appunto gli "step" dei colloqui... per poi arrivare alla fine ed alzarsi incazzato per le offerte ridicole ricevute
                              niente uffici, niente stronzate... riunioni inutili, telefonate urgentissime... passare le giornate ad attendere mail per lavori urgentissimi... basta, andate a fare in culo

                              e' proprio questo che non voglio piu' fare.... non voglio aspettare i bonifici a fine mese che si "perdono", l'inglese lo so a furia di youtube e serie straniere
                              devo solo mettere in moto una macchina che conosco gia', solo puntarla in un'altra direzione.
                              caldo e freddo li ho sofferti anche in ufficio, non mi preoccupa.
                              io ho bisogno di mollare tutto e ricominciare, ma non e' una necessita' "primaria", e' un mio bisogno.
                              ho la possibilita' di scegliere la direzione, forse per la prima volta in modo totalmente cosciente, mi preoccupa solo il primo passo, dopodiche' sara' tutto facile.

                              io ci provo, se poi andra' male, pazienza, tornero' a fare cio' che so gia' fare, e che bene o male ho fatto per 25 anni, magari con un'ottica diversa.. non lo so, ora non mi interessa il "dopo".
                              se vedo che ci sono solo porte chiuse qui, metto un po' di roba nello zaino, e comincio a camminare... e dove arrivo arrivo...
                              quello che si potrebbe fare a 20 anni, ma con l'esperienza della mia eta'.
                              non sono un'illuso, sono piuttosto concreto, so benissimo che il primo passo sara' la parte piu' difficile e determinate, ma non e' un'obbligo, e' una scelta consapevole.

                              arrivero' fin dove i miei fondi mi permetteranno di arrivare, e poi alla peggio torno indietro, magari non tanto contento, ma senza il rimpianto di non averci provato.

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