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Corona Virus BEI CAZZI capitolo VII

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    #16

    17:48 CORONAVIRUS 25.853 nuovi casi (con oltre 230mila tamponi) e altri 722 morti


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      #17

      25 nov 18:04

      Gallera: la Lombardia da venerdì potrebbe essere fuori da zona rossa

      I dati della Regione Lombardia "sono in netto miglioramento, oggi l'Rt nelle zone di Milano addirittura è sotto l'1". A fornire il dato è l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, secondo il quale da venerdì la Lombardia potrebbe dunque uscire dalla zona rossa. "Aspettiamo le valutazioni dell'Istituto Superiore di Sanita' e il confronto con il governo - chiarisce - ma addirittura come ha detto il presidente Fontana noi siamo quasi da zona gialla".


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        #18
        Originally posted by LucaDB6 View Post

        No chiedevo perchè quelle dentro il mio comune le ho finite
        Se mi fermano posso sempre dire che dovevo andare a comprare il pane o in concessionaria altrimenti?
        Te di che vai a trovare il tuo vecchio amico springer e vedrai che ti fanno passare senza problemi.
        Anzi, sta sicuro che ti accompagnano loro a sirene spiegate

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          #19


          TG BYOBLU24 | 25 novembre 2020 | EDIZIONE 19.00

          25/11/2020 - Alcune notizie del TG:

          In Portogallo quattro turisti tedeschi sono stati costretti a 14 giorni di quarantena per un tampone positivo, il caso è finito in tribunale. La Corte d’Appello di Lisbona ha dato ragione ai turisti spiegando che “sulla base delle prove scientifiche attualmente disponibili, questo test non è di per sé in grado di determinare al di là di ogni dubbio se la positività corrisponda effettivamente a un’infezione da virus SARS CoV-2”.

          Il sogno di un’Europa solidale sembra ormai tramontato. Pensate, sarebbe in arrivo un nuovo regolamento dell’Unione europea che modifica la legislazione sull’inadempienza delle imprese nei confronti delle banche. Senza ostacoli il regolamento rischia di mandare in fallimento migliaia di imprese già a partire dal 2021. Sul tema è intervenuto su #Byoblu24 Francesco Masala, rappresentante dell’Associazione Bancaria Italiana.

          Con lo smart working, le aziende in questi mesi stanno moltiplicando a dismisura i profitti grazie ai loro software capaci di calpestare senza alcun ritegno qualsiasi diritto alla privacy. In poche parole, monitorano il lavoratore a distanza e controllano che questo lavori in postazione e se quando si alza vengono mandati degli “avvertimenti”. È questa la nuova frontiera del lavoro? Ce lo racconta lo scrittore Pietro Ratto.

          L'Australia si prepara a richiedere ai passeggeri internazionali in arrivo una certificazione che siano vaccinati contro il Covid-19 mentre le autorità delineano le possibili restrizioni di protezione dal virus, nella futura “nuova normalità”. Il ministro della Salute Greg Hunt ha indicato che la vaccinazione, e una stretta quarantena di due settimane, saranno condizioni necessari per entrare in Australia. “Ci aspettiamo che le persone che arriveranno nel nostro Paese siano vaccinati oppure vadano in isolamento”, ha detto.

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            #20
            Originally posted by springer View Post

            Te di che vai a trovare il tuo vecchio amico springer e vedrai che ti fanno passare senza problemi.
            Anzi, sta sicuro che ti accompagnano loro a sirene spiegate
            Peccato che devo andare in provinvia di Ravenna altrimenti dicevo che ero domiciliato presso la tua reggia riminese

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              #21
              Dai che si va a sciare

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                #22
                Quindi domani decidono se mollare (seeeee) o chiudere ancora un pò le regioni?

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                  #23
                  Nuovo Dpcm Natale 2020: quarantena per chi torna dall’estero, coprifuoco dopo mezzanotte a Capodanno


                  Oggi il vertice di governo in vista del nuovo Dpcm in vigore dal 4 dicembre. I limiti più stringenti per Austria, Slovenia e altri Paesi in cui si scia

                  Chi sceglierà di andare all’estero per le vacanze natalizie, al ritorno dovrà osservare un periodo di quarantena obbligatoria che potrebbe essere di due settimane. È questa la soluzione che il governo potrebbe adottare per evitare gli spostamenti e soprattutto scongiurare i rischi di un’impennata dei contagi da coronavirus, come accaduto la scorsa estate.

                  Una
                  nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza aggiornerebbe la lista dei Paesi a rischio — che già comprende Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Regno Unito — aggiungendo l’Austria, la Svizzera e tutti gli altri Stati che non aderiranno all’accordo europeo per chiudere le piste da sci fino a gennaio. Nel corso della riunione di oggi tra governo e capidelegazione si affronteranno tutti i nodi ancora aperti in vista del nuovo Dpcm, che conterrà le regole per il periodo di Natale e sarà in vigore dal 4 dicembre. Poi Conte e i ministri si confronteranno con i governatori, così da mettere a punto un provvedimento per le festività che mantenga la stessa linea in tutta Italia.


                  Piste chiuse
                  Ogni Stato ha piena autonomia, ma se davvero si riuscirà a siglare l’accordo per tenere chiusi gli impianti da sci anche in Francia e Germania, saranno poste limitazioni strette per i viaggi in Austria, Slovenia e negli altri Stati dove si va generalmente a trascorrere le vacanze sulla neve. La Svizzera concede l’ingresso agli italiani esclusivamente per motivi di lavoro, quindi è probabile che venga inserita nella lista.

                  Confini regionali
                  Intenzione del governo è vietare lo spostamento anche tra quelle regioni che entreranno nella fascia gialla di rischio. «Gli ospedali sono ancora in affanno, non si può sostenere una terza ondata a gennaio e quindi
                  non possiamo far circolare 7, 8 milioni di cittadini come accaduto in estate», ripete il ministro Francesco Boccia. I presidenti di regione sono contrari, temono un nuovo, durissimo colpo per le attività economiche e turistiche già in estrema crisi. E dunque non è escluso che si prevedano alcune deroghe.


                  I parenti stretti
                  Una delle eccezioni potrebbe essere concessa per il
                  ricongiungimento familiare tra genitori e figli, coniugi e partner conviventi. Oltre al ritorno presso l’abitazione di residenza o il domicilio potrebbe essere consentita, ad esempio nel caso di anziani soli, la possibilità di muoversi da una regione all’altra.


                  Feste vietate
                  Le
                  feste nei locali pubblici e nei luoghi privati resteranno vietate. Per le case private si sta pensando di inserire nel Dpcm la raccomandazione di limitare gli ospiti e i commensali a tavola: la decisione non è presa, ma il governo potrebbe suggerire dinon riunirsi in più di 6, 8 persone, anche per proteggere anziani e persone con fragilità.


                  Negozi e coprifuoco
                  I negozi potrebbero ottenere il permesso di chiudere alle 22 e i centri commerciali saranno aperti nel fine settimana e nei giorni festivi. In questo caso il
                  coprifuocopotrebbe slittare alle 23. Nei giorni di Natale e Capodanno potrebbe esserci un’ulteriore allungamento oltre le 24, ma molto dipenderà dalla situazione epidemiologica. Se la circolazione libera di persone dal 4 dicembre - con la maggior parte di Regioni in zona gialla - dovesse far risalire la curva, non è esclusa un’ulteriore stretta.


                  Il monitoraggio
                  L’attenzione continuerà a essere puntata sul monitoraggio settimanale, che avrà parametri diversi come hanno chiesto i governatori. Soltanto quando l
                  ’Rt sarà ampiamente sotto l’1 e per diverse settimane, si valuterà l’apertura serale di bar e ristoranti, ma anche delle altre attività come palestre e centri estetici. In attesa del vaccino che, anticipa Agostino Miozzo del Cts, «si valuta se rendere obbligatorio per alcune categorie».

                  notizia da:corriere.it

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                    #24
                    Chiusi in casa e scuole chiuse, i contagi stanno scendendo...Ovviamente non stanno programmando un caxxo per i trasporti e gli ospedali, appena ci "liberano" di nuovo, tempo 20gg e ritorniamo chiusi in casa, depressi e ignoranti... Spero davvero che qualcuno faccia fuori Conte, Speranza e tutta la relativa rimasuglia che li sostiene...

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                      #25
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                        #26

                        26 nov 12:33

                        Usa, nelle ultime 24 ore 2.400 decessi

                        Nei giorni in cui negli Stati Uniti si celebra la festa del Ringraziamento il Paese ha registrato oltre 2.000 morti per coronavirus, per il secondo giorno consecutivo. Si tratta dei dati più negativi da oltre sei mesi: ieri, alla vigilia del Thanksgiving, una delle feste più popolari degli Usa, in cui gli americani si spostano in massa per tornare a celebrare in famiglia, sono stati registrati 2.400 decessi in 24 ore. Sempre nelle ultime 24 ore sono stati registrati circa 200mila nuovi casi di contagio.


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                          #27

                          26 nov 12:34

                          Il direttore dello Spallanzani: "Per Natale serve prudenza"

                          "Perdiamo ogni settimana un paese di almeno 5mila abitanti, abbiamo avuto 50mila morti e ancora abbiamo gli ospedali occupati e devastati". Questi sono numeri da tenere in considerazione quando parliamo di possibili riaperture a Natale, secondo Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani, che ha invitato a un Natale all'insegna della prudenza, dalle messe agli spostamenti tra regioni. "E' evidente - ha precisato Ippolito - che grandi transumanze come abbiamo sempre fatto per andare trovare amici e familiari sono improponibili, ma singoli spostamenti per incontrare la propria famiglia in assembramenti piccoli, vanno giustificati". Anche rispetto alle chiese, "la linea della prudenza non fa mai male". Altro aspetto delicato è quello degli spostamenti: "dipende anche dall'indice epidemiologico della regione in cui si va e bisogna stare attenti perche' si rischia di spostare l'emergenza sanitaria da una parte all'altra del paese", precisa Ippolito.


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                            #28

                            26 nov 12:40

                            Crisanti: "Picco superato, ma ancora tanti morti"

                            "Il rapporto all'11,2% tra i tamponi positivi e quelli processati ci dice che la percentuale dei positivi sta scendendo ed è un fatto che è indipendente dal numero dei tamponi fatti. E quindi è un segno che la trasmissione sta calando, probabilmente abbiamo passato il picco. Anzi sicuramente. Il numero dei morti, purtroppo, è destinato a rimanere stabile perlomeno per altre due o tre settimane". Lo ha detto il virologo Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia dell'Università di Padova. "Registreremo quotidianamente ancora tanti decessi, speriamo non a questi ritmi, ma saranno ancora numeri importanti", ha aggiunto.


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                              #29

                              26 nov 12:43

                              Pediatri: "Covid, a farne le spese i più piccoli"

                              Ritardo di diagnosi per patologie gravi, terapie interrotte e accessi al pronto soccorso pediatrico ridotti in media del 40%. Queste sono alcune delle conseguenze della pandemia Covid sulla salute dei più piccoli secondo la Società Italiana di Pediatria. "A farne le spese sono soprattutto i più fragili, cioè quel milione di bambini con patologie croniche complesse che, durante le fasi più acute della pandemia, si sono trovati nella impossibilità di seguire i controlli, di raggiungere gli ospedali e spesso anche gli ambulatori dei pediatri di famiglia, con conseguenze negative sul piano clinico e psicologico", ha spiegato Giovanni Corsello, past president Sip, intervenendo alla presentazione del congresso "La Pediatria italiana e la Pandemia da Sars-CoV-2".


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                                #30

                                26 nov 12:44

                                Il principe e la principessa svedesi positivi al coronavirus

                                Il principe svedese Carl Philip, 41 anni e la moglie, la principessa Sofia, 35, sono risultati positivi al coronavirus e sono ora in isolamento. Stando a quanto precisato in un comunicato diffuso dal palazzo reale, la coppia "ha lievi sintomi influenzali" e si sta curando a casa a Stoccolma. Il re Carl XVI Gustaf e la regina Queen Silvia, così come la principessa Victoria e il marito, il principe Daniel, saranno sottoposti a test, si precisa nella nota.


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