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Dainese conti in rosso, debiti, profitti crollati.

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    #46
    Ma anche comprare TCX, chissà a che cifra, hai Dainese e AGV, perchè prendere TCX? Non è un abbassare lo standard e il nome?

    Ma forse anche là ci son stati dei giri poco chiari.

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      #47
      Originally posted by martin28 View Post
      Ma anche comprare TCX, chissà a che cifra, hai Dainese e AGV, perchè prendere TCX? Non è un abbassare lo standard e il nome?

      Ma forse anche là ci son stati dei giri poco chiari.
      Magari l'han pagata 50 milioni, e il fatturato aumenta!

      Sicuramente LINO DAINESE non l'avrebbe mai fatto.

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        #48
        Originally posted by martin28 View Post

        Intanto su instagram, tutti i negozi dainese 'saldi'
        Beh è periodo si saldi ovunque.
        cosa avrebbero dovuto scrivere? "Noi aumentiamo i prezzi"?

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          #49
          Originally posted by martin28 View Post

          Intanto su instagram, tutti i negozi dainese 'saldi'
          Vabbè.. siamo PRE AGOSTO, li fanno tutti.

          Che devono scrivere? DAINESE STA FALLENDO E NON SI SA COME SARA' IL FUTURO. AUGURI PER CHI COMPRA?

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            #50
            Originally posted by iraz View Post

            Beh è periodo si saldi ovunque.
            cosa avrebbero dovuto scrivere? "Noi aumentiamo i prezzi"?
            Ma infatti

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              #51
              Ennesima azienda vittima delle gestioni dei megamanager ....
              Questi fantomatici fenomeni della gestione sono uno dei mali peggiori dell'economia odierna ....
              E chi ci rimette sono i lavoratori e quelli poco smaliziati che investono in borsa ....
              Loro, i maggiori responsabili mai

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                #52
                Originally posted by gasgas27 View Post
                Ennesima azienda vittima delle gestioni dei megamanager ....
                Questi fantomatici fenomeni della gestione sono uno dei mali peggiori dell'economia odierna ....
                E chi ci rimette sono i lavoratori e quelli poco smaliziati che investono in borsa ....
                Loro, i maggiori responsabili mai
                Purtroppo... tante aziende vanno così....

                Vanno bene le aziende che hanno un PADRONE.....

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                  #53
                  Dainese passa ai fondi HPS per 1 euro e si comincia.




                  PS: i debiti sono saliti già a 300 milioni

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                    #54
                    Originally posted by mito22 View Post
                    Dainese passa ai fondi HPS per 1 euro e si comincia.




                    PS: i debiti sono saliti già a 300 milioni
                    Il marchio Dainese, leader mondiale nell’abbigliamento tecnico per motociclisti, mountain bike, sport invernali ed equitazione, cambia ancora proprietà. E lo fa in circostanze critiche: il fondo Carlyle, che ne aveva acquisito il controllo nel 2022 per 630 milioni di euro da Investcorp, ha deciso di cedere la maggioranza del gruppo per la cifra simbolica di 1 euro. I nuovi acquirenti? I fondi Arcmont Asset Management (Londra) e HPS Investment Partners, quest’ultimo recentemente acquisito da BlackRock. Entrambi sono, significativamente, anche i principali creditori della società.
                    La notizia, riportata da Il Messaggero, si inserisce nel contesto di una complessa operazione di ristrutturazione finanziaria necessaria per salvare Dainese da un possibile default. Il gruppo vicentino ha infatti accumulato circa 300 milioni di euro di debiti, pari a ben 15 volte l’EBITDA (stimato intorno ai 20 milioni), un livello insostenibile rispetto agli standard di settore, che prevedono un massimo di 3-3,5 volte.

                    Una crisi annunciata

                    Il deterioramento finanziario di Dainese si è accentuato nel 2024, quando la società ha chiuso l’anno con una perdita netta di 120 milioni di euro, quasi triplicata rispetto all’esercizio precedente. A pesare sono stati più fattori: svalutazioni dell’avviamento per 86 milioni, una contrazione della domanda soprattutto nei mercati asiatici, e un contesto macroeconomico sfavorevole caratterizzato da tassi d’interesse elevati, scorte accumulate nel biennio pandemico e consumi in calo.
                    Nonostante un’iniezione di liquidità da 15 milioni di euro operata da Carlyle a fine 2024 per evitare la violazione dei covenant bancari, i segnali di crisi erano ormai evidenti: il rinvio del pagamento di una cedola obbligazionaria previsto a inizio luglio ne è stato un indicatore chiave.
                    La manovra di salvataggio

                    A giugno e luglio si sono susseguiti vertici straordinari e consigli d’amministrazione per tentare un salvataggio. Il 13 giugno è stato verbalizzato, davanti a un notaio milanese, l’invio di una lettera di richiesta di deroga ad alcuni accordi del prestito obbligazionario originario. Ma la deroga non è bastata.
                    Il 10 luglio, il board – guidato dal presidente Angel Sanchez Sanchez Vizcaino – ha approvato l’emissione di un nuovo bond senior garantito da 25 milioni di euro, destinato a finanziare le esigenze di capitale circolante e supportare le controllate. Questo nuovo prestito si somma ai 285 milioni già raccolti tra il 2022 e il 2024 tramite obbligazioni private, sottoscritte proprio dai fondi HPS e Arcmont.
                    In parallelo, pesa anche un finanziamento revolving super senior da 52,5 milioni di euro, ottenuto da Daphne (oggi fusa in Dainese), regolato secondo la legge inglese. A erogarlo sono stati istituti di primo piano, tra cui Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bank of America e Glas Trust Corporation in qualità di security agent. L’intreccio di garanzie e pegni ha reso la situazione finanziaria particolarmente intricata.

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                    Passaggio proprietà Dainese
                    Image credit: Depositphotos




                    Il marchio Dainese, leader mondiale nell’abbigliamento tecnico per motociclisti, mountain bike, sport invernali ed equitazione, cambia ancora proprietà. E lo fa in circostanze critiche: il fondo Carlyle, che ne aveva acquisito il controllo nel 2022 per 630 milioni di euro da Investcorp, ha deciso di cedere la maggioranza del gruppo per la cifra simbolica di 1 euro. I nuovi acquirenti? I fondi Arcmont Asset Management (Londra) e HPS Investment Partners, quest’ultimo recentemente acquisito da BlackRock. Entrambi sono, significativamente, anche i principali creditori della società.

                    La notizia, riportata da Il Messaggero, si inserisce nel contesto di una complessa operazione di ristrutturazione finanziaria necessaria per salvare Dainese da un possibile default. Il gruppo vicentino ha infatti accumulato circa 300 milioni di euro di debiti, pari a ben 15 volte l’EBITDA (stimato intorno ai 20 milioni), un livello insostenibile rispetto agli standard di settore, che prevedono un massimo di 3-3,5 volte.





                    Una crisi annunciata

                    Il deterioramento finanziario di Dainese si è accentuato nel 2024, quando la società ha chiuso l’anno con una perdita netta di 120 milioni di euro, quasi triplicata rispetto all’esercizio precedente. A pesare sono stati più fattori: svalutazioni dell’avviamento per 86 milioni, una contrazione della domanda soprattutto nei mercati asiatici, e un contesto macroeconomico sfavorevole caratterizzato da tassi d’interesse elevati, scorte accumulate nel biennio pandemico e consumi in calo.
                    Nonostante un’iniezione di liquidità da 15 milioni di euro operata da Carlyle a fine 2024 per evitare la violazione dei covenant bancari, i segnali di crisi erano ormai evidenti: il rinvio del pagamento di una cedola obbligazionaria previsto a inizio luglio ne è stato un indicatore chiave.

                    La manovra di salvataggio

                    A giugno e luglio si sono susseguiti vertici straordinari e consigli d’amministrazione per tentare un salvataggio. Il 13 giugno è stato verbalizzato, davanti a un notaio milanese, l’invio di una lettera di richiesta di deroga ad alcuni accordi del prestito obbligazionario originario. Ma la deroga non è bastata.
                    Il 10 luglio, il board – guidato dal presidente Angel Sanchez Sanchez Vizcaino – ha approvato l’emissione di un nuovo bond senior garantito da 25 milioni di euro, destinato a finanziare le esigenze di capitale circolante e supportare le controllate. Questo nuovo prestito si somma ai 285 milioni già raccolti tra il 2022 e il 2024 tramite obbligazioni private, sottoscritte proprio dai fondi HPS e Arcmont.
                    In parallelo, pesa anche un finanziamento revolving super senior da 52,5 milioni di euro, ottenuto da Daphne (oggi fusa in Dainese), regolato secondo la legge inglese. A erogarlo sono stati istituti di primo piano, tra cui Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bank of America e Glas Trust Corporation in qualità di security agent. L’intreccio di garanzie e pegni ha reso la situazione finanziaria particolarmente intricata.


                    Il passaggio di controllo per 1 euro

                    Con un indebitamento fuori scala e un patrimonio gravemente eroso, Carlyle ha quindi scelto di uscire di scena, cedendo il controllo ai creditori in cambio della rinuncia al debito residuo. L’operazione è in fase di finalizzazione, ma secondo fonti vicine al dossier non dovrebbe comportare effetti sull’operatività quotidiana, sui dipendenti o sui fornitori.
                    «Dainese è impegnata in discussioni costruttive con i suoi partner finanziari – ha dichiarato un portavoce del gruppo – relativamente a una ricapitalizzazione del business, allo scopo di rafforzare la struttura di capitale e migliorare la flessibilità finanziaria».

                    Un marchio da rilanciare

                    La sfida per HPS e Arcmont sarà ora duplice: rilanciare un brand storico del made in Italy e ristrutturare una società gravemente indebolita, ma ancora attiva sui mercati internazionali. Con oltre 50 anni di storia, Dainese resta un marchio di riferimento nell’abbigliamento tecnico e protettivo. Tuttavia, il nuovo corso dovrà affrontare con lucidità la revisione del modello di business, il contenimento dei costi, e un’adeguata strategia di riposizionamento nei mercati chiave.

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                      #55


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                        #56
                        Ho sempre considerato dainese un marchio troppo costoso.
                        ma per me, non per gli ultra ricchi.
                        Il problema grosso e' che la concorrenza ormai fa paura in tutto. e di elitario ormai non hanno piu' nulla.

                        speriamo di riprendano cmq, e' sempre una societa' importante nel mondo e italiana.
                        ma ho paura di tante zozzerie dietro, come mille altri marchi.

                        cmq sia , non me la potevo permettere 20 anni fa, ora peggio che prima

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                          #57
                          Dainese e i suoi manager si son fatti prendere troppo la mano, negozi monomarca, capi costosissimi a volte solo per il brand, ambassador e influencers sicuramente costosi che han portato poco.

                          Adesso si comincia a tirare molto la cinghia ho idea.


                          Dainese, era dainese fino a 10 anni fa secondo me, poi mancando un capo, ma quando sei in mano a fondi, a loro basta rivendere dopo qualche anno e guadagnare e i dipendenti se ne sbattono.


                          Solo che qua magari erano dipendenti con stipendi folli.


                          Magari torna la linea diretta Dainese su Daidegas eh mito22 ?

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                            #58
                            Originally posted by monikaf View Post
                            Nel 2023 le perdite del marchio vicentino di abbigliamento motociclistico hanno superato i 120 milioni di euro e urge un rilancio Il fondo Carlyle è in trattativa per cedere il controllo dell’azienda vicentina Dainese, specializzata in abbigliamento e protezioni per motociclisti, ai creditori Hps Investment Partners (statunitense) e Arcmont Asset Management (britannico). Le trattative sono ancora in corso e al momento non è stato raggiunto alcun accordo definitivo. Il passaggio di proprietà avverrebbe su base consensuale.

                            L'azienda conferma le difficoltà

                            L’azienda ha confermato che sono in atto discussioni con i partner finanziari "per una ricapitalizzazione", necessaria per "rafforzare il capitale e migliorare la flessibilità finanziaria", soprattutto alla luce delle difficoltà di mercato affrontate recentemente. È stato inoltre precisato che questo processo non avrà effetti sulle attività quotidiane, né su dipendenti, fornitori o clienti.

                            Il peggioramento: -120 milioni

                            Dainese, fondata nel 1972 a Colceresa, è passata di mano diverse volte negli ultimi dieci anni: nel 2014 era stata ceduta per 130 milioni di euro al fondo Investcorp e nel 2022 è stata acquistata da Carlyle per circa 630 milioni. Sotto la gestione Carlyle, l’andamento economico dell’azienda è peggiorato: nel 2023 si è registrata una perdita di 120 milioni di euro, soprattutto a causa della svalutazione dell’avviamento e del calo della domanda in mercati importanti, come la Cina. Anche l’inflazione, gli alti tassi d’interesse e scorte eccedenti accumulate durante la pandemia hanno pesato sui conti. Per sostenere l'acquisto da parte di Carlyle, i fondi Hps e Arcmont avevano già investito in obbligazioni per 285 milioni. Ora potrebbero diventare i nuovi proprietari. Nel frattempo, Carlyle ha dovuto intervenire nel 2024 con 15 milioni di dollari per evitare il mancato rispetto delle condizioni legate al finanziamento.

                            Dainese: "Notizia che mi dà dispiacere"

                            Dainese impiega più di 1.000 persone e distribuisce i suoi prodotti in Europa, Medio Oriente, Asia e Americhe. Nel suo portafoglio figurano anche i marchi Agv (caschi da moto) e Tcx (calzature da motociclismo). L’azienda è nota a livello internazionale per soluzioni innovative nella sicurezza sportiva, come il paraschiena e l’airbag indossabile per motociclisti, sviluppati anche con noti campioni del motociclismo.

                            "È una notizia che mi coglie di sorpresa - ha detto alla stampa il fondatore, Lino Dainese - e che mi reca un po’ di dispiacere. Sono fuori praticamente da dieci anni ma l’azienda porta pur sempre ancora il mio nome".

                            ​Fonte vicenzatoday.it/economia
                            Ovviamente sono conti pilotati.
                            Ma in Italia non rimarrà più niente ... le aziende sono in costante chiusura.

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                            • Font Size
                              #59
                              Originally posted by Lele-R1-Crash View Post

                              Ovviamente sono conti pilotati.
                              Ma in Italia non rimarrà più niente ... le aziende sono in costante chiusura.
                              Dainese non è più italiana dal 2022.... che vabbè era cmq. di Investcorp.....


                              Ma resterà in Italia ma ci sarà un bel giro di vite immagino..

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                                #60
                                Originally posted by mito22 View Post

                                Dainese non è più italiana dal 2022.... che vabbè era cmq. di Investcorp.....


                                Ma resterà in Italia ma ci sarà un bel giro di vite immagino..
                                A conferma ... di aziende in Italia non sta rimanendo più niente. Anche nel mio campo c'è caporetto ...

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