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"Charlie Hebdo", vignetta choc sui morti del terremoto in Italia

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    #91
    Originally posted by rna View Post
    Mikiff i soldi stanziati per i terremoti diventano una buon boccone per le mafie?
    Si.
    La vignetta diceva quello.
    Se non lo capisci il problema ? tuo.
    Ah, s?? Anche mio, onestamente

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      #92
      Originally posted by Torakiky View Post
      Ah, s?? Anche mio, onestamente
      Si vede che sei sprovvisto di cervello, lo dice RNA eh

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        #93
        Originally posted by desmodannato View Post
        Il mondo intero l'ha criticata, gli stessi editori hanno cercato di raddrizzare il tiro, ma taluni brainless dicono che solo loro l'hanno capita [emoji38]

        Poi sentirsi dire che serve cervello per capire la satira da chi n'? sprovvisto ? pura follia [emoji38]


        Wagli?, coricati
        Non il mondo intero... solo quelli che non l'hanno capita...
        Ed io al posto tuo non metterei nel curriculum il fatto di appartenere ad una maggioranza di beoti.
        Sai com'?...[emoji6]

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          #94
          Originally posted by rna View Post
          Non il mondo intero... solo quelli che non l'hanno capita...
          Ed io al posto tuo non metterei nel curriculum il fatto di appartenere ad una maggioranza di beoti.
          Sai com'?...[emoji6]

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          Saranno beoti pure quelli delle istituzioni francesi che hanno prontamente preso le distanze, ma solo tu continui a dire che l'hai capita, poi sarebbero gli altri i beota

          Niente eh, non ce la fai a tacere

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            #95
            Originally posted by desmodannato View Post
            Saranno beoti pure quelli delle istituzioni francesi che hanno prontamente preso le distanze, ma solo tu continui a dire che l'hai capita, poi sarebbero gli altri i beota [emoji38]

            Niente eh, non ce la fai a tacere [emoji38]
            Originally posted by bandit77 View Post
            Trovato in rete esprime bene che penso... scusate se ? un po lungo
            "Chi scrive ha passato 9 anni della propria esistenza in una stanza di tre metri per tre, sotto una nube di fumo passivo, a scrivere per un noto programma TV satirico italiano in onda dal 1988.
            Visto che oggi si e? fatto un gran parlare di satira, ho deciso di fare uso privatistico di un mezzo pubblico e approfittare degli Stati Generali per dialogare con mia madre su Charlie Hebdo e la famosa vignetta.
            Mamma: ?QUELLA VIGNETTA FA SCHIFO!?
            Io: Giusto. Fa veramente schifo. E sai perch?? Perche? e? la satira stessa a fare schifo.
            Ti ricordi il pi? grande autore satirico italiano? No, non Maurizio Crozza. Dante Alighieri.
            Ti ricordi, nell?Inferno, il trattamento riservato ai Simoniaci, incluso Papa Niccolo? III, con il viso immerso nello sterco e il sedere all?aria? E Maometto? Altro che Charlie, Dante lo raffiguro? aperto in due da un taglio verticale lungo tutto il corpo, con le interiora a penzoloni, a spruzzare sangue e nutrirsi tramite ?il tristo sacco che merda fa di quel che si trangugia?.
            E gia? che ci siamo, ricordi i grandi commediografi che la satira se la sono inventata, a cominciare da Aristofane? Non sto a raccontarti le zozzerie narrate ne ?Le nuvole? perch? non finiremmo pi?, ma credimi: e? dall?inizio dei tempi che, per sua natura, nelle opere satiriche troviamo incesti, atti di coprofagia, bestemmie, vilipendi di cadavere e tanti altri atti schifosi e schifosissimi.
            Il fatto che la vignetta di Charlie Hebdo ti abbia fatto schifo ci dice quindi una cosa: che si trattava di vera satira.
            Mamma: MA CROZZA A ME FA RIDERE! QUESTO SCHIFO NO!
            Io: Giusto anche questo. E sai perch?? Perche? Crozza non fa satira. Quando parla emiliano e dice che vuole smacchiare il giaguaro, Crozza sta facendo la parodia di Bersani. Capisci? Parodia, non satira. La parodia e? fatta per far ridere, e? la sua ragione sociale. La satira a volte fa ridere, a volte no. La sua ragione sociale e? indurre una riflessione. E?, insomma, una cosa diversa.
            Al pari di Crozza, non fa satira neppure Fiorello o Ezio Greggio o Gene Gnocchi o uno a caso delle decine di comici che in anni recenti sono stati presentati come ?comici satirici?. Se qualcuno li ha presentati come tali, e? stato per effetto di un grande corto-circuito avvenuto in anni molto bizzarri, anni in cui anche uno come Enrico Bertolino ? la cui battute hanno la stessa pericolosit? del Danette Danone ? veniva messo all?indice.
            Giudicare la satira con il metro del ?quanto mi fa ridere? e? come giudicare un editoriale di un quotidiano con il metro del ?quanto le natiche dell?editorialista sono sode?: non c?entra nulla.
            Se tu preferisci farti una bella risata, e quindi alla satira preferisci la parodia, lo sberleffo, la faccetta, il doppio-senso, il cabaret tutto ci? e? assolutamente normale: la satira e? una nicchia che pi? nicchia non si pu?. Lo sa benissimo il conto in banca di chi la fa: infatti generalmente dopo un po? la abbandona e passa a fare altro (Benigni, Grillo).
            MA NON SI PUO? FARE SATIRA SUI MORTI!
            Piano un momento.
            La satira, abbiamo visto, ha a che fare con lo schifo. Deve, per sua natura, suscitare una reazione forte, di pancia. Deve shoccare, nauseare. E come fa la satira a ottenere questo effetto? Attraverso la rappresentazione di immagini e simboli che una certa societ?, in un certo momento storico, ritiene sacri (altrimenti non ci sarebbe la reazione) che vengono usati, dal satirico, come mezzi per dire qualcosa su quella stessa societ?.
            Se in una societa? a essere considerato Sacro e? il Clero, ecco che la rappresentazione del satirico avr? a che fare con i Papi (Dante Alighieri). Se Sacra e? l?immagine del profeta, ecco le vignette a carattere religioso.
            Da noi, che di sacro abbiamo pochissimo, la satira spesso si serve di bare e altre disgrazie. Attenzione pero?: l?obiettivo della satira, come detto, non sono certo le rappresentazioni.
            Se si mostra Maometto su una nuvola che rivolto verso il basso dice ?Insomma, basta! Abbiamo finito le vergini!? l?obiettivo non e? certo lui e tantomeno l?Islam, quanto i kamikaze e la loro folle cultura.
            Allo stesso modo, mostrando l?immagine delle bare di ritorno dall?Iraq o le macerie del Terremoto o?
            I BAMBINI! L?ANNO SCORSO SE LA SONO PRESA CON I BAMBINI MORTI!!
            ?ecco, appunto, il bambino siriano morto in riva al mare. Ho visto che oggi le tue amiche lo hanno citato in lungo e in largo. Pero? si sono dimenticate che quella vignetta non mostrava solo il bambino, ma ? in lontananza ? anche un cartellone di Ronald Mc Donald che pubblicizza l?Happy Meal.
            Quella vignetta, in una sola immagine (che faceva ?schifo? e si serviva di una rappresentazione ?sacra?) mostrava il paradosso dei migranti che muoiono nel tentativo di raggiungere una Terra Promessa, dove la Terra Promessa altro non e? che quel delirio di centri commerciali e fast-food, di sogni infranti e economie depresse, di pubblicita? e consumismo sfrenato che e? oggi l?Occidente ? dove l?infanzia, per giunta, e? ridotta a segmento di mercato da conquistare a suon di offerte tipo Happy Meal.
            Se la vignetta sia riuscita o no e? un altro discorso. Qui e? bene che tu capisca che il senso non era ridere di un bambino morto, ma riflettere (di nuovo: riflettere e non ridere, perch? si tratta di satira) attraverso quella morsa allo stomaco sul dramma di milioni e milioni di persone che si trovano nella stessa situazione di quel bambino, per le quali il nostro Inferno appare loro come il Paradiso.
            Quindi, secondo te, era pi? offensivo Charlie Hebdo, o i tanti giornali e giornalisti subdoli che hanno usato quella foto per fare click-baiting e avere pi? visite, in modo da guadagnare pi? soldi dalla pubblicit? incorporata nell?articolo (pubblicit??, vedi, proprio come il Mc Donald della vignetta) ?
            Allo stesso modo, la vignetta di oggi non vuole fare ridere delle persone schiacciate sotto le macerie. Vuole usare quell?immagine per far riflettere (di nuovo: riflettere, non ridere, e? bene ripeterlo fino allo sfinimento) sul fatto che in tutti i Paesi sviluppati ad eccezione dell?Italia un terremoto di 6.2 non ti uccide.
            E se in Italia ti uccide e? perch?, a causa della mentalit? italiana ? rappresentata con uno degli elementi pi? italiani di tutti, ovvero il cibo ? da noi, come diceva Flaiano, tutto e? grave eppure nulla viene affrontato seriamente, tanto meno la prevenzione sismica.
            Quando ci offrono 80 euro in pi? in busta paga, o ieri 1000 euro in pi? per ogni bebe?, invece di mandarli a fare in culo e dir loro di occuparsi di cose serie ? come la messa in sicurezza degli edifici ? corriamo in massa a dargli il nostro voto.
            Quando vediamo le immagini di terremotati di 20, 30 anni fa che ancora vivono nei container invece di indignarci cambiamo canale (e infatti nel famoso programma satirico di cui sopra quando ci si occupava di terremotati i servizi andavano in onda al sabato, quando l?ascolto non conta, perch? a metterli in settimana si andava incontro a terribili debacle in termini di audience).
            Quando accadono tragedie come queste siamo pronti a mobilitarci e a dare prove di coraggio e solidariet? straordinarie, ma quando si passa all?ordinario torniamo quelli di sempre, una scrollatina di spalle, un ?e che vuoi farci, siamo in Italia!? e continuiamo ad auto-assolverci, facendo finta di non vedere, facendo finta di non sapere, quando invece vediamo e sappiamo benissimo, si tratti di evasione fiscale o mafia o messa in sicurezza degli edifici?
            Questo voleva dire Charlie Hebdo: che quei morti non sono morti di terremoto. Sono morti di Italia.
            NON ME NE FREGA NIENTE! QUELLA ROBA VA PROIBITA!
            Di nuovo: che tu dica questo non solo e? giusto ma e? pure naturale: del resto volevano proibire anche Aristofane e Dante. Proprio perch? deve provocare reazioni forti, proprio perch? palpeggia la societa? nei suoi elementi sacri, e? doveroso che essa si ribelli alla satira e ne chieda la testa. La richiesta di censura, per la satira, e? come il Viagra. Sono le risatine forzate, i sorrisini a favore di camera dei politici da Floris quando Crozza li imita ad ammosciare l?autore satirico: non certo la minaccia di censura, che e? cio? per cui il satirico vive e per cui ? come si e? visto il 7 gennaio 2015 ? e? disposto a morire.
            Ed e? qui l?importanza decisiva che la satira gioca in una societ?: come una cartina di tornasole, la satira ne misura la liberta? di espressione ? di cui ci beamo quanto ci rapportiamo a modelli di societ? alternative alla nostra ? che altrimenti sarebbe impossibile da determinare. Come fare, infatti, a capire quanto una societ? sia libera se le opinioni espresse sono tutte, pi? o meno, aderenti all?ideologia ovvero rispettose del Sacro?
            E? proprio attraverso l?aggressione del Sacro che la satira si carica su di se? il compito ? ingrato, viste le denunce, i licenziamenti, e da qualche anno pure gli attentati terroristici ? di testare quotidianamente il valore fondante di ogni democrazia.
            ?Darei la vita per difendere la tua liberta? di espressione, ma ti staccherei la testa per le idiozie che stai dicendo? diceva Voltaire (pi? o meno). La satira mette la societ? davanti a una sfida costante, ci obbliga ogni giorno a confrontarci con noi stessi, divide i fautori della societ? aperta da quelli della societ? chiusa, ci aiuta a capire chi dobbiamo eliminare dagli amici di Facebook.
            Se una societa? ha la forza di sopravvivere al disgusto provocato dalla satira, allora e? una societ? libera. Ed e? per quello che, un anno e mezzo fa, si gridava Je Suis Charlie. Non certo perch? eravamo tutti diventati fans di una rivista che esiste da decenni ed era pure in crisi di vendite.
            Ma perch? e? grazie anche a quella rivista se noi oggi possiamo definirci liberi. Chiss? ancora per quanto."
            Non solo io...
            Per fortuna[emoji6]
            Ripeto torna a rubare il gasolio ad ognuno il suo "mestiere"[emoji23]

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              #96
              Dai oggi mi sei stato utile, mi hai fatto fare quattro risate, posso tornare a casa rilassato... A ognuno il proprio mestiere

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                #97
                Ok da quello che ho letto IO nn ho capito la vignetta,forse doveva essere pi? esplicito chi la ha disegnata per farla comprendere meglio a quelli ottusi come me....comunque questa vignetta ? decisamente forte...

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                  #98
                  Io posso dire 2 cose:
                  1) la vignetta ? toppatissima, dato che non veicola chiaramente il messaggio che vuole e non fa manco ridere (magari i francesi s?, boh?!?). Prova ne ? che per chiarire il messaggio CB ha pubblicato un'altra vignetta, neanche satirica
                  2) il fatto che un giornale faccia una vignetta del cavolo e anche un po' razzista non deve certo portare ad augurargli un secondo attentato terroristico n? a vietare la satira

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                    #99
                    Originally posted by smanettone75 View Post
                    Ok da quello che ho letto IO nn ho capito la vignetta,forse doveva essere pi? esplicito chi la ha disegnata per farla comprendere meglio a quelli ottusi come me....comunque questa vignetta ? decisamente forte...
                    Originally posted by Torakiky View Post
                    Io posso dire 2 cose:
                    1) la vignetta ? toppatissima, dato che non veicola chiaramente il messaggio che vuole e non fa manco ridere (magari i francesi s?, boh?!?). Prova ne ? che per chiarire il messaggio CB ha pubblicato un'altra vignetta, neanche satirica
                    2) il fatto che un giornale faccia una vignetta del cavolo e anche un po' razzista non deve certo portare ad augurargli un secondo attentato terroristico n? a vietare la satira
                    1 la satira raramente fa ridere, ma se ben fatta SEMPRE fa pensare.[emoji6]

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                      #100
                      Originally posted by rna View Post
                      se ben fatta
                      Appunto!

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                        #101
                        Il problema ? stato solo la tempistica effettivamente poco morale e umana.. per questo ? stata criticata da tutto il mondo..
                        A me non ha fatto ne caldo ne freddo..
                        Una satira schifosa che ricordo era quella di Daniele Luzzati.. quando in diretta mangi? una merda dedicata al popolo italiano che basta vedere la partita e si fa imboccare della peggior merda dal governo

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                          #102
                          Luttazzi... Era Daniele Luttazzi

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                          • Font Size
                            #103
                            Chiedo scusa.. in fondo dopo quel bel programma lo segarono a vita dalla televisione.. normale non ricordare esattamente il nome..

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                            • Font Size
                              #104
                              Comunque in riferimento al pezzo (ben scritto) ma che si basa su una banalit? (concordo solo sul concetto di satira).. che dire... apre parlando della sua esperienza nella satira.. ovvero striscia la notizia... hem

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                                #105
                                Originally posted by arabykola View Post
                                Luttazzi... Era Daniele Luttazzi
                                Originally posted by bandit77 View Post
                                Chiedo scusa.. in fondo dopo quel bel programma lo segarono a vita dalla televisione.. normale non ricordare esattamente il nome..
                                Il che la dice lunga sulla libert? di satira in Italia e sul livello infimo intellettivo degli italiani.

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