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Corona Virus BEI CAZZI capitolo VIII

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    #691
    Originally posted by Lele-R1-Crash View Post

    Guarda che è vero . Biologicamente parlando l'essere umano non è naturale che abbia uan vita media cosi elevata .
    Biologicamente parlando un essere umano è fatto per vivere 120 anni circa

    e infatti i più longevi al mondo arrivano a 110/115

    ma che stai a di?

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      #692
      Originally posted by arabykola View Post

      Biologicamente parlando un essere umano è fatto per vivere 120 anni circa

      e infatti i più longevi al mondo arrivano a 110/115

      ma che stai a di?
      Intende per procreare.
      Infatti gli animali muoiono appena dopo aver fatto cilecca per la vecchiaia

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        #693
        Volevo scrivere che biologicamente potremmo vivere almeno 5/6 secoli... riproduzione inclusa...se solo si girasse l interruttore giusto

        ma nn volevo spingermi troppo in la ecco

        allora mi son attenuto a quello per cui ci hanno programmato, che appunto son un secolo o poco più

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          #694
          Originally posted by Andy96 View Post
          Io vedo Luca che riporta una notizia collegata al vaccino.
          Tu che pensi di fare il simpatico e chiedere se morta con o di vaccino.

          Se io fossi come te, avrei dovuto rispondere "se l'è cercata".
          Niente lascia perdere, non ti impegnare perché non ci arrivi, per quanto tu ti possa impegnare. A posto così dandy

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            #695
            Originally posted by arabykola View Post
            Volevo scrivere che biologicamente potremmo vivere almeno 5/6 secoli... riproduzione inclusa...se solo si girasse l interruttore giusto

            ma nn volevo spingermi troppo in la ecco

            allora mi son attenuto a quello per cui ci hanno programmato, che appunto son un secolo o poco più
            L’interruttore che dici lo hanno girato su dei vermi, e non é affatto automatico ne scontato che gli stessi risultati si possano ottenere con l’uomo, senza contare che l’uomo (così come i vermi dell’esperimento) di default questi interruttori non li ha “girati” quindi naturalmente è biologicamente é tarato per una certa età. Poi giocando con la tecnologia si può fare potenzialmente tutto, ma senza di essa una tale l’aspettativa di vita te la puoi sognare

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              #696
              Lo so che volevi fare il verso ai "negazionisti", ma la notizia non si prestava.

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                #697
                Originally posted by Andy96 View Post
                Lo so che volevi fare il verso ai "negazionisti", ma la notizia non si prestava.
                Stellina ora fai il moralista, vuoi farti un bel piantino ipocrita ti serve un asciugamano per asciugarti le lacrime?

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                  #698
                  Quando mai faccio il moralista?
                  Sono le stesse notizie a dire che non tutti i morti, lo sono stati per il covid. Benché classificati così.

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                    #699

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                      #700
                      Originally posted by arabykola View Post

                      Biologicamente parlando un essere umano è fatto per vivere 120 anni circa

                      e infatti i più longevi al mondo arrivano a 110/115

                      ma che stai a di?
                      Di la verità, segui life120 di Panzironi

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                        #701
                        Originally posted by JB hsm View Post

                        L’interruttore che dici lo hanno girato su dei vermi, e non é affatto automatico ne scontato che gli stessi risultati si possano ottenere con l’uomo, senza contare che l’uomo (così come i vermi dell’esperimento) di default questi interruttori non li ha “girati” quindi naturalmente è biologicamente é tarato per una certa età. Poi giocando con la tecnologia si può fare potenzialmente tutto, ma senza di essa una tale l’aspettativa di vita te la puoi sognare
                        Beh ovvio, sugli uomini non lo hanno ancora trovato... esattamente come sui vermi.. hanno fatto solo una prova ...ma ancora non sanno bene che fare... come nn sanno ancora bene chi siamo...se no

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                          #702
                          Originally posted by arabykola View Post

                          Beh ovvio, sugli uomini non lo hanno ancora trovato... esattamente come sui vermi.. hanno fatto solo una prova ...ma ancora non sanno bene che fare... come nn sanno ancora bene chi siamo...se no
                          Non faranno mai nulla (mi auguro) perché sarebbe un disastro per tutta l'umanità. O perlomeno ci costringerebbe a ripensare completamente e profondamente tutta la società. Chiaro che se mai dovesse succedere che qualcuno se ne frega e lo fa cmq, eh la sono c.azzi

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                            #703
                            Originally posted by arabykola View Post

                            Biologicamente parlando un essere umano è fatto per vivere 120 anni circa

                            e infatti i più longevi al mondo arrivano a 110/115

                            ma che stai a di?
                            Briscola ... la media di vita non è 110 Anni e sono pochissimi .
                            Comunque biologicamente un animale si intende valido finchè si può riprodurre. Passata quella fase ,BIOLOGICAMENTE, l'animale non è più utile .

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                              #704
                              Covid, vaccino: un algoritmo può individuare per nome chi ha priorità


                              Lo ha messo a punto Gianni Corrao, professore di Statistica medica presso l'Università di Milano Bicocca, in collaborazione con un team di esperti, tra cui docenti e medici internisti. Adottato al momento dalla Lombardia, l’algoritmo può rappresentare uno strumento utile per individuare i pazienti, in una fascia d’età 18-79 anni, che hanno la priorità assoluta all’inoculazione del vaccino, in base al proprio profilo clinico

                              Come stabilire a chi dovrà essere assegnata la priorità nella vaccinazione contro il Covid? Un aiuto può arrivare da un particolare algoritmo, sviluppato dagli statistici dell'Università di Milano Bicocca, che riesce ad individuare per nome e cognome le persone, in età tra i 18 ed i 79 anni, che possono accedere alla somministrazioneprima, in base al proprio profilo clinico. L’algoritmo, al momento adottato dalla Lombardia, è stato proposto e sviluppato da Gianni Corrao, professore di Statistica medica proprio presso l’ateneo milanese. Allo studio hanno preso parte anche professori e medici internisti, tra cui Giuseppe Mancia dell'Università Milano Bicocca, il diabetologo Agostino Console e Flavia Carle, docente di Statistica medica.

                              L’indice di fragilità

                              Gli esperti, nel mettere a punto l’algoritmo, hanno calcolato l'indice di fragilità, incrociando le informazioni della Banca dati assistiti delle Regioni, con i flussi di sorveglianza dei tamponi, dei ricoveri e anche dei decessi causati dal Covid, sia nel corso della prima sia della seconda ondata di contagi. L'applicazione di questo sistema, hanno ulteriormente sottolineato dagli stessi ricercatori, potrebbe anche consentire di evitare centinaia di intubazioni e decessi.

                              Individuare la priorità per la vaccinazione

                              Se l'algoritmo, attualmente scelto dalla Lombardia, verrà adottato anche da altre Regioni o a livello nazionale, hanno detto ancora i ricercatori, potrebbe rappresentare una sorta di rivoluzione utile per individuare i pazienti che hanno la priorità assoluta all’inoculazione del vaccino, a prescindere dalla loro età anagrafica. Per mettere a punto questo strumento, sono stati analizzati i dati di cinque Regioni: oltre alla stessa Lombardia, anche quelli di Valle d'Aosta, Marche, Puglia e Sicilia, per un totale di circa 16 milioni di persone, ovvero un quarto della popolazione italiana.

                              Le 23 condizioni patologiche associate al rischio clinico

                              L'algoritmo, in particolare, ha permesso di identificare 23 condizioni patologiche che, escludendo l'età e il genere, sono risultate indicative per il rischio clinico legato al coronavirus. Tra quelle che hanno causato ricoveri e decessi, sono emerse patologie quali i disturbi mentali (per ragioni comportamentali e trattamenti farmaceutici), la gotta, malattie che prevedono l'uso di farmaci per il dolore cronico (oppioidi), malattie neurologiche come epilessia e Parkinson, patologie che richiedono trattamenti prolungati con corticosteroidi come l'artrite reumatoide e il lupus, o ancora le anemie. Delle 23 patologie che possono influenzare l'evoluzione dell'infezione da Covid, fanno parte anche il diabete, le patologie vascolari, quelle respiratorie, la cirrosi epatica e le cronicità del rene. "L'utilità di questo algoritmo certamente dipende anche dalla velocità con cui si procede con i vaccini, e consente di evitare ricoveri, intubazioni e morti. In ogni caso, già evitare la ventilazione assistita, e sa bene di cosa si parla chi l'ha subita, sarebbe già un grosso risultato", ha commentato Corrao, sottolineando anche come "questo algoritmo attribuisca a ogni cittadino il grado di vulnerabilità al Covid".

                              notizia da:tg24.sky.it


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                                #705
                                In un paesino di montagna....nel frattempo in stazione centrale a milano c'è lo spaccio a cielo aperto h24 e non si vede mai nessuno, siamo proprio una nazione di pagliacci.

                                https://www.google.it/amp/s/amp.gior...ieri-1.3557129

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