Il campione in carica ha posto l'accento sul paradosso che ha visto 'scagionati' i piloti Yamaha a differenza della casa costruttrice e dei team
"Ora si scopre che noi piloti non beneficiamo dei vantaggi a livello meccanico. È una cosa incredibile”. Così Marc Marquez su Twitter ha espresso il proprio parere sulla ‘non’ sanzione che la FIM ha stabilito nei confronti della Yamaha e dei team che schierano le M1 ovvero quello ufficiale Monster Energy e quello satellite Petronas. Il motore che ha equipaggiato le M1 a Jerez è risultato irregolare e perciò sono stati tolti 50 punti in classifica costruttori alla Yamaha e 37 e 20 in quella riservata ai team rispettivamente al team Monster Energy e a quello Petronas.
Fabio Quartararo, Maverick Vinales e Franco Morbidelli possono per ora tirare un sospiro di sollievo dal momento che la loro classifica è rimasta intatta. Joan Mir ha 14 punti di vantaggio sul francese, 19 nei confronti di Top Gun e 25 sull’azzurro. La sanzione stabilita dalla FIM lascia parecchi dubbi innanzitutto a livello di tempistiche, perché tra gli appuntamenti di Jerez e la ‘sentenza’ sono passati quasi quattro mesi. In più, Marquez ha voluto sottolineare il fatto che motori irregolari hanno senza dubbio dato una marcia in più ai piloti Yamaha in Andalusia e che, quindi, dal suo punto di vista andrebbero inclusi a loro volta nella sanzione.
La sentenza è piuttosto pilatesca e l’impressione è che sia stata emessa per evitare potenziali strascichi extra-pista che potessero in qualche modo ribaltare o offuscare il risultato emerso in pista. Da un lato è ovviamente meglio così, ma chissà quale sarebbe stato il verdetto se la graduatoria non avesse visto Mir nella posizione di leader. Una vicenda poco edificante per la credibilità del campionato, che senza Marc Marquez e dovendo fare i conti con la pandemia sembra sempre più in crisi di identità senza dimenticare che Andrea Iannone è ancora in attesa di una sentenza dal Tas di Losanna che ribalti la sospensione di 18 mesi stabilita in primo grado di giudizio. “Una cosa incredibile”, per citare Marc Marquez.
Fonte formulapassion.it
"Ora si scopre che noi piloti non beneficiamo dei vantaggi a livello meccanico. È una cosa incredibile”. Così Marc Marquez su Twitter ha espresso il proprio parere sulla ‘non’ sanzione che la FIM ha stabilito nei confronti della Yamaha e dei team che schierano le M1 ovvero quello ufficiale Monster Energy e quello satellite Petronas. Il motore che ha equipaggiato le M1 a Jerez è risultato irregolare e perciò sono stati tolti 50 punti in classifica costruttori alla Yamaha e 37 e 20 in quella riservata ai team rispettivamente al team Monster Energy e a quello Petronas.
Fabio Quartararo, Maverick Vinales e Franco Morbidelli possono per ora tirare un sospiro di sollievo dal momento che la loro classifica è rimasta intatta. Joan Mir ha 14 punti di vantaggio sul francese, 19 nei confronti di Top Gun e 25 sull’azzurro. La sanzione stabilita dalla FIM lascia parecchi dubbi innanzitutto a livello di tempistiche, perché tra gli appuntamenti di Jerez e la ‘sentenza’ sono passati quasi quattro mesi. In più, Marquez ha voluto sottolineare il fatto che motori irregolari hanno senza dubbio dato una marcia in più ai piloti Yamaha in Andalusia e che, quindi, dal suo punto di vista andrebbero inclusi a loro volta nella sanzione.
La sentenza è piuttosto pilatesca e l’impressione è che sia stata emessa per evitare potenziali strascichi extra-pista che potessero in qualche modo ribaltare o offuscare il risultato emerso in pista. Da un lato è ovviamente meglio così, ma chissà quale sarebbe stato il verdetto se la graduatoria non avesse visto Mir nella posizione di leader. Una vicenda poco edificante per la credibilità del campionato, che senza Marc Marquez e dovendo fare i conti con la pandemia sembra sempre più in crisi di identità senza dimenticare che Andrea Iannone è ancora in attesa di una sentenza dal Tas di Losanna che ribalti la sospensione di 18 mesi stabilita in primo grado di giudizio. “Una cosa incredibile”, per citare Marc Marquez.
Fonte formulapassion.it
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