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Aneddoti,interviste e storie curiose del MOTOMONDIALE

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    #121
    Paolo Simoncelli: "La gara sul bagnato di Marco con Mattia Pasini, al Mugello nel 2009, fu un duello pazzesco fino all’ultimo giro. Quella domenica, dopo la gara, Marco firmò il contratto con la Honda HRC. Fu un momento di grande emozione. Ecco, è un ricordo che mi lega al Mugello che non avevo ancora raccontato a nessuno.



    È incredibile l’affetto che c'è tuttora verso Marco. Adesso il museo è chiuso causa pandemia, ma in era pre-Covid avevamo anche 35.000 visitatori all’anno. Ancora oggi le persone suonano alla nostra porta. Molti portano olio e vino, altri vogliono vedere dove abitava Marco. Incredibile. Questo supporto ci ha aiutato."

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      #122
      Kevin Schwantz: "Spingere al limite in ogni singola curva, ogni maledetto giro. Il secondo posto per me non esisteva.”

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        #123
        John Hopkins: "Ne ho fatte tante, in giro per il mondo, e nel paddock dei GP! Non so se ci sia stato qualcuno che abbia bevuto e fatto casino più di me. Il problema è che continuavo a far festa, ma la festa era finita da un pezzo".

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          #124
          Casey Stoner: "È stato terribile scoprire che soffrivo della sindrome da stanchezza cronica. Non pensavo che esistesse. Crollavo nel bel mezzo delle sessioni di palestra, Alla fine mi è stata diagnosticata questa sindrome che debilita il suo corpo. Ora ho imparato ad accettarlo: non sto attraversando il cancro. È debilitante, ma per me non è la fine del mondo.
          I motivi che mi hanno portato a lasciare la Ducati? L’accordo con la Honda era migliore in tutto e per tutto rispetto a quello della Ducati. Perché avrei dovuto continuare con loro se non mi rispettavano?



          Poi forse sono stato stupido a rifiutare l’offerta della Honda per il rinnovo, ma le cose o le fai per amore o per i soldi. Ma ho fatto più soldi di quanti avrei mai potuto immaginare e dunque sono contento della scelta fatta."

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            #125
            Jorge Lorenzo: "In competizione tra di noi, Pedrosa non ha vinto un titolo, Marquez e Stoner non hanno gareggiato tra loro e Rossi non è riuscito a vincerlo con Marquez. Io sono stato l’unico in MotoGP ad aver vinto un titolo contro questi quattro campioni."

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              #126
              Casey Stoner: "Non mi piace la direzione presa dalla MotoGP. Vorrei tornasse la purezza, invece dell’elettronica che controlla la moto a gas aperto e gli spoiler che controllano l’avantreno. Le moto sono fondamentalmente cloni l’una dell’altra, per questo sono così vicine. I piloti adesso stravincono in un circuito e scompaiono in un altro. Questo avviene perché le moto sono praticamente tutte uguali e anche i piloti vogliono che tutto si adatti a loro, invece dovrebbe essere il contrario. La moto va guidata come vuole lei.



              Io non avevo un solo stile, ero maggiormente adattabile dei miei colleghi e quindi il circuito non contava. Mi adattavo a ciò che avevo e ho fatto la differenza. Oggi molti piloti si adattano solo al loro stile e vogliono fare la stessa cosa ogni weekend, ma ogni pista è differente e serve reagire diversamente."
              da bike magazine

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                #127
                Nel 1995 i Tecnici della HRC presentarono una serie di aggiornamenti Hi-tech:
                Sospensioni semi-attive
                Cambio elettronico
                Sistema d'iniezione d'acqua allo scarico per raffreddarli ed avere maggiore potenza ai medi regimi
                Sistema antipattinamento per facilitare le partenze.








                Ma si dice che Doohan e Burgess li rifiutarono.

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                  #128
                  La Honda NSR 500 HRC del 1997 con motore con configurazione SCREAMER



                  In questa configurazione l'accensione avveniva ogni 180° di giro dell'albero motore. Questa caratteristica si traduceva in una erogazione particolaremente "appuntita", dunque la potenza massima era concentrata a regimi più in alti ed avveniva in modo più brusco. Le caratteristiche della fasatura Screamer permettevano al pilota australiano la guida in derapata, una particolare tecnica che lo avvantaggiava in uscita di curva rispetto agli avversari. Honda fornì il propulsore screamer solo ai piloti ufficiali e questo comportamento divenne ben presto fonte di polemica tra piloti ufficiali e semi-ufficiali.

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                    #129
                    Le parole di Massimo Tamburini sulla scomparsa di Claudio Castiglioni 10 anni fa.



                    "Per me è una grande perdita, e io credo proprio che lo sia per tutti: lui ha trasformato l’industria italiana da cenerentola a principessa. Prima con il fratello Gianfranco, poi da solo, impiegando i capitali personali in ciò che sognava. Oggi l’industria nazionale sarebbe un’altra cosa e di questo gli sarò riconoscente per tutta la vita.
                    Lo conoscevo dagli anni Settanta, lo incrociavo sulle piste, la sua passione si vedeva da lontano.
                    Poi nel febbraio dell’85 ecco l’occasione che ci unì: ero uscito dalla Bimota già da due anni, e l’anno prima, 1984, avevo fondato con Roberto Gallina un piccolo centro ricerche.
                    Claudio lo acquistò e da lì sarebbe nato il Centro Ricerche Cagiva.
                    Dall’85 al 2008, una collaborazione di ventitre anni; poi gli americani (che in quel periodo rilevarono la MV Agusta, ndr) mi chiesero un impegno troppo gravoso e allora, in accordo con Claudio, lasciai.
                    Claudio era un grande. Difetti ne aveva, certo, si entusiasmava anche troppo facilmente e qualche volta tendeva a fidarsi delle persone sbagliate.
                    Ma nessuno è perfetto e poi da lui ho imparato molto, moltissimo. Era come un fratello, per me. Se abbiamo creato insieme delle cose belle è grazie a lui e alla libertà che mi ha sempre concesso.
                    La 916 è la moto che tutti giudicano la più bella tra quelle che abbiamo fatto insieme, ma io dico MV F4, che poi avrebbe dovuto essere una Cagiva.
                    Perché era la fine dell’89 ed eravamo al mare, al ristorante, e io gli dissi : “le 125 sono belle, ma facciamo qualcosa di più importante, facciamo una 750!"
                    Lì per lì mi sembrò convinto a metà, ma poi venni a sapere che aveva già dato l’incarico di progettare il motore a Piero Ferrari.
                    E poi ci fu l’acquisizione del marchio MV Agusta e allora la F4 fu MV; e la cambiammo un bel po’, perché il progetto era già avanzato sulla filosofia della Cagiva 500 da GP, telaio d’alluminio e carbonio. E invece, per essere più fedeli alla storia della MV, passammo alle soluzioni attuali.

                    Ora Claudio non c’è più ed è come se mi mancasse un pezzo."

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                      #130
                      Quando c'era anche tempo per divertirsi e fare scherzi...


                      Nella foto.. Barry Sheene che chiudeil rubinetto benzina a Marco Lucchinelli


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                        #131

                        1979 suzuki xr23 635cc

                        La terrificante Suzuki XR23 653cc due tempi con cui Virginio Ferrari vinse la 200 Miglia del 1979, disputata al Mugello.
                        Un mostro a disco rotante da 135cv e 300 Km/h (fu la prima moto a toccarli sul circuito toscano) che s'impennava fino alla quarta marcia, da cui l'uso delle alette sulla carenatura.

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                          #132
                          Quando nel Motomondiale esistevano ancora gli artigiani e i privati: la Librenti 500, portata in pista e sviluppata da Marco Papa nel 1991 e '92.



                          Progettata e costruita da Fuzzi Librenti (tecnico preparatore, tra cui della RG 500 del Campione d'Europa 1981 Leandro Becheroni), aveva un motore V4 a due alberi controrotanti ad ammissione lamellare nel carter che usava cilindri di derivazione Yamaha TZ-A 250.

                          Nel 1992, dopo l'improvvisa morte di Librenti, Papa continuò a portarla in pista sviluppandola da solo, provando anche l'ordine di accensione big bang.

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                            #133
                            che figata questa non la conoscevo proprio!!!
                            va che bellina

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                              #134
                              Originally posted by luciocabrio View Post
                              che figata questa non la conoscevo proprio!!!
                              va che bellina
                              Altro artigiano italiano del motomondiale: FUZZI LIBRENTI

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                                #135
                                Tanto di cappello agli artigiani, ma viaggiavano a mille secondi al giro rispetto agli ufficiali , erano degli ostacoli in pista....

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