Ruben Xaus ha corso in Superbike, ma anche in MotoGP. Con una Ducati privata è salito sul podio in Qatar nel 2004, quando ancora si correva di giorno e la Desmosedici era una moto difficile per tutti. Dal 2020, complice l’arrivo di Johann Zarco, ha rivoluzionato il Team Avintia, di cui è Team Manager: più serio, competitivo e con un supporto diretto da Borgo Panigale. Giovanni Zamagni l’ha intervistato per Moto.itin seguito alla prima del Qatar, per farsi raccontare la gara appena conclusa e la stagione che vedremo. “Sono uno duro” ha spiegato Xaus, un Team Manager all’antica che non si è risparmiato qualche frecciatina a Ducati e a Valentino Rossi. Ecco i passaggi più interessanti.
I test in Qatar sembravano aver messo in chiaro molte cose, invece puntualmente la prima gara ha smentito buona parte di quanto visto nelle due settimane precedenti. Xaus lo spiega così: “Come capita spesso si va molto forte nei test perché le MotoGP girano tanto e gommano la pista con Michelin. In quei giorni i piloti sanno quando uscire a fare il tempo, mentre durante il weekend di gara non è così: ci sono orari meno favorevoli ed una pista che viene gommata anche Dunlop per via di Moto2 e Moto3. Se siete capaci di fare i tempi che avete fatto nei test, ho detto ai miei piloti (Enea Bastianini e Luca Marini, ndr), la top 10 è facilissima”.
Poi parla della Ducati, a cui è da sempre legatissimo: “A Borgo Panigale sanno come si fanno le moto. E la Ducati di oggi ha lo stesso DNA che aveva quando correvo io nel 2004, è una moto che tende a non girare stretto, è lenta nei cambi di direzione, ma questo è perché si tratta di una moto che corre tanto. Quando arrivi così forte ad approcciare la curva hai un accumulo di inerzie che le altre moto non hanno. E fai una fatica tremenda a farla girare. In gara sono stati davanti, Jack ha avuto un problema che non è riuscito a capire e Zarco ha fatto il salto di qualità grazie ad una moto migliore rispetto a quella dello scorso anno. Ha dimostrato che con una buona moto può essere competitivo, ma soprattutto l’ho visto attento a non fare errori: per passare Miller e Bagnaia ci ha messo molto tempo, e questo è successo perché non voleva sbagliare. Ha tutte le possibilità per lottare per il titolo e lo ha dimostrato battendo Pecco con la moto ufficiale. Jack ha voluto saltare il warm-up perché non era contento delle condizioni della pista, ma avrebbe dovuto provare anche lì. Bagnaia ha fatto una grande prima metà della corsa. Non penso che abbia spinto troppo all’inizio. È mancata l’esperienza di Dovizioso, che sapeva come chiudere le porte, frenare il gruppo, come e dove sorpassare… Abbiamo visto una Desmosedici molto competitiva in tutte le condizioni, ma non completa. Era la differenza che faceva Andrea”.
https://mowmag.com/sport/ruben-xaus-...-male-petronas
Bella botta al Dottore... però è solo la prima gara, io aspetterei a tirare sentenze anche perché teoricamente con la moto clienti, non avendo lo stress da collaudatore, si va più forte rispetto all'ufficiale (almeno fino a un anno fa la regola era questa)
I test in Qatar sembravano aver messo in chiaro molte cose, invece puntualmente la prima gara ha smentito buona parte di quanto visto nelle due settimane precedenti. Xaus lo spiega così: “Come capita spesso si va molto forte nei test perché le MotoGP girano tanto e gommano la pista con Michelin. In quei giorni i piloti sanno quando uscire a fare il tempo, mentre durante il weekend di gara non è così: ci sono orari meno favorevoli ed una pista che viene gommata anche Dunlop per via di Moto2 e Moto3. Se siete capaci di fare i tempi che avete fatto nei test, ho detto ai miei piloti (Enea Bastianini e Luca Marini, ndr), la top 10 è facilissima”.
Poi parla della Ducati, a cui è da sempre legatissimo: “A Borgo Panigale sanno come si fanno le moto. E la Ducati di oggi ha lo stesso DNA che aveva quando correvo io nel 2004, è una moto che tende a non girare stretto, è lenta nei cambi di direzione, ma questo è perché si tratta di una moto che corre tanto. Quando arrivi così forte ad approcciare la curva hai un accumulo di inerzie che le altre moto non hanno. E fai una fatica tremenda a farla girare. In gara sono stati davanti, Jack ha avuto un problema che non è riuscito a capire e Zarco ha fatto il salto di qualità grazie ad una moto migliore rispetto a quella dello scorso anno. Ha dimostrato che con una buona moto può essere competitivo, ma soprattutto l’ho visto attento a non fare errori: per passare Miller e Bagnaia ci ha messo molto tempo, e questo è successo perché non voleva sbagliare. Ha tutte le possibilità per lottare per il titolo e lo ha dimostrato battendo Pecco con la moto ufficiale. Jack ha voluto saltare il warm-up perché non era contento delle condizioni della pista, ma avrebbe dovuto provare anche lì. Bagnaia ha fatto una grande prima metà della corsa. Non penso che abbia spinto troppo all’inizio. È mancata l’esperienza di Dovizioso, che sapeva come chiudere le porte, frenare il gruppo, come e dove sorpassare… Abbiamo visto una Desmosedici molto competitiva in tutte le condizioni, ma non completa. Era la differenza che faceva Andrea”.
https://mowmag.com/sport/ruben-xaus-...-male-petronas
Bella botta al Dottore... però è solo la prima gara, io aspetterei a tirare sentenze anche perché teoricamente con la moto clienti, non avendo lo stress da collaudatore, si va più forte rispetto all'ufficiale (almeno fino a un anno fa la regola era questa)
Comment