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Pressione fiscale

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    #16
    Originally posted by flydive View Post
    Toh, proprio come negli altri paesi...
    Lo stavo per scrivere io .

    Faresti un analisi "fac simile" alla mia ?

    Io altri esempi che sto affrontando nel dettaglio in questi mesi , li vedo molto diversi dall'Italia . E parlando con altri imprenditori ? il motivo per cui in Italia non c'? pi? alcun entusiasmo ad investire (se non in casi di convenienza "politica")

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      #17
      Originally posted by Bladegreen View Post
      Lele scusa forse dico una cazzata...tu hai un'azienda tua giusto? S.r.l ? Nel caso sei stipendiato dalla tua azienda o usi l'utile per vivere?
      Chiedo questo perch? tra quelli che conosco tutti sono "stipendiati" dalla propria azienda... e sto discorso mi incuriosisce ..anche per il fatto che la mia compagna ha una S.r.l....e ne parlavamo giusto oggi..
      Diciamo che tendenzialmente i caxxi miei non li propongo sul web , cmq si ? una SRL e tutto l'utile lo reinvestiamo in azienda da quando esiste . Io vivo con uno stipendio che mi ? sufficiente per pagarci le tre pensioni che lo stato mi spilla , le tasse ed i miei sfizi .

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        #18
        Originally posted by LucaDB6 View Post
        Secondo me se uno ? un tipo sgamato, in gamba,
        pu? riuscire comunque a mettere su un'attivit? e nn dico arricchirsi, ma perlomeno campare pi? che dignitosamente. Nn credete?
        Un'azienda ? buona cosa finch? gira e si riesce a farla funzionare bene .
        Hai un idea di quando costa chiudere un'azienda ? TFR , mutui in corso , finanziamenti in corso , spese legali e notarili , mancati introiti e tasse che vanno comunque pagate in quanto sono sempre "in previsione dell'anno successivo"

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          #19
          Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
          Facciamolo come gioco dai .

          Secondo le vostre conoscenze in materia , secondo voi ad un cittadino Italiano su 100 euro di "entrate" lorde , quanti gliene rimangono in tasca alla fine dei conti e delle tasse/balzelli ecc ecc ?

          ...omissis...

          Non analizzer? nel dettaglio tutto ci? che hai scritto, voglio solo analizzare che la risposta alla domanda ? gi? nella domanda stessa o meglio nel fatto di porsi la domanda, di chiedersi quante siano le tasse che si pagano perch? la risposta ed il problema vero ? sempre che non si sa!!!

          Tendenzialmente quello che si ha sul conto lo si tiene l?, spendendo il meno possibile facendo quasi finta che non esista per la paura che non basti quando periodicamente si dovranno pagare le tasse... ? un'anomalia non da poco...

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            #20
            Originally posted by giova3419 View Post
            Tendenzialmente quello che si ha sul conto lo si tiene l?, spendendo il meno possibile facendo quasi finta che non esista per la paura che non basti quando periodicamente si dovranno pagare le tasse... ? un'anomalia non da poco...
            Eh bravo ! Ogni tanto capita che mi trovo balzelli di cifre "importanti" che non prevedevo e li mi trovo nei guai .

            Almeno ad avere un fottuto piano chiaro e certo sulle spese da sostenere durante l'anno , aiuterebbe a vivere con pi? serenit? .

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              #21
              Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
              Eh bravo ! Ogni tanto capita che mi trovo balzelli di cifre "importanti" che non prevedevo e li mi trovo nei guai .

              Almeno ad avere un fottuto piano chiaro e certo sulle spese da sostenere durante l'anno , aiuterebbe a vivere con pi? serenit? .
              Esatto ? proprio la complessit? (voluta, ormai ne sono certo) della normativa fiscale il problema. Io considero una tassazione di circa il 50%. Considerando le spese che sostengo che pertanto mi detraggo o deduco dall'imposta e tutto il resto (quindi partendo da una tassazione pi? alta) pensavo di starci. Invece no, non basta. Perch? poi la deduzione varia in percentuale a seconda della natura e/o dell'utilizzo del bene e cos? via per fare il primo e pi? stupido esempio...e cos? via

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                #22
                Ciao a tutti.
                Ho letto con interesse i vostri messaggi, ma devo dire che ci sono parecchie imprecisioni e, comunque, non sono cos? esperto da poter replicare a tutti con chiarezza. Dico solo che la percezione relativa alla pressione fiscale che avete ? completamente errata! Spesso le persone tendono ad accentuare un fenomeno "negativo", quindi un minimo margine di errore ? comprensibile! Ma qui TUTTI (nel momento in cui scrivo) avete sbagliato a rispondere al sondaggio, e non di poco! Non esiste nessun paese con una pressione fiscale del 50%, mentre tutte le risposte vanno dal 50% in su! Addirittura qualcuno ha indicato 80%...
                In realt?, in Italia la pressione fiscale ? al 43%:
                http://www.repubblica.it/economia/20...rto-181887983/

                Si tratta di una percentuale piuttosto alta (sesti nell'area OCSE), ma va detto che nessuno critica la pressione fiscale francese o quella austriaca, che sono all'incirca le stesse dell'Italia. Perch? allora quella italiana viene percepita come ancora pi? alta? Alcuni dei motivi sono:
                1) la pressione fiscale per gli onesti ? pi? alta, del 50% circa (dettagli qui: http://www.ilcaffe.tv/articolo/22077...l-tetto-del-50). A parte pochi fortunati, la maggior parte delle persone ? dipendente o piccolo imprenditore e non pu? permettersi evasione, elusione o "ottimizzazione" fiscale senza rischi e con reali vantaggi;
                2) i meccanismi di tassazione non sono chiari, quindi si tende a sovrastimarli. In pratica, ? una soluzione "naturale" del nostro cervello. Se so di dover pagare, ma non sono sicuro che siano 90 o 95 €, nel dubbio stimo 100 €. Quindi una stima al rialzo, che mi tuteli. Per le tasse ? uguale, non c'? un'unica tassa (ad esempio) al 43%, che renderebbe tutto chiaro. Ma c'? la tassa sul reddito al 30%, pi? l'accisa comunale, pi? l'IVA, pi? l'accisa sul carburante, ecc. ecc. Alla fine calcolare le tasse a priori ? impossibile in questo modo;
                3) i servizi pubblici non sono qualitativamente e quantitativamente all'altezza delle tasse pagate. Quindi si pensa che le tasse vengano sprecate (cio? siano troppo alte, quindi ancora una sovrastima). In realt?, gli sprechi esistono, ma non sono percentualmente cos? rilevanti.

                Dal mio punto di vista, penso comunque che la pressione fiscale non sia il problema dell'Italia. Piuttosto, il problema ? che rispetto all'elevato livello di tassazione, non si abbia un Paese efficiente e non si possa accedere n? usufruire degnamente nemmeno ai pi? basilari servizi pubblici garantiti!

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                  #23
                  Originally posted by Ufo View Post
                  In realt?, in Italia la pressione fiscale ? al 43%
                  Beh , quando leggo queste cose mi vien da complimentarmi con i politici

                  In effetti lo dico sempre che fanno strabene a continuare cosi !

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                    #24
                    ufo pare di sentire renzi

                    mi spiace, ma per "pressione fiscale" io tengo conto di tutte le tasse che pago su qualsiasi cosa.

                    inoltre al 43% forse c'e' un dipendente, intendo solo sul reddito, ma un'azienda, o un libero professionista lo passa in 3 secondi netti...

                    gli sprechi esistono ma non sono rilevanti?
                    per fare una rotonda di 5 metri un comune paga 20.000€... se tu da privato vai dalla stessa azienda per farti fare 800metri di strada (asfaltata come una rotonda ovviamente) ne paghi 5.000€: in una rotonda c'e' molto meno lavoro che non in una strada in salita con tornate.

                    non dirmi che quei 15.000€ di differenza non fanno parte del meccanismo di sprechi (ma legalissimi) nella pa... ed e' solo un esempio.

                    tornando alla pressione fiscale, tutto cio' che compri lo paghi con denaro gia' tassato, pero' ci paghi altre tasse, perche' qualsiasi bene ha su l'iva che tu, come consumatore finale, paghi e non puoi in nessun modo recuperare da qualche parte.

                    di la si parlava delle bollette... vai a vedere cosa paghi di consumo effettivo, e cosa di "roba varia"... su una bolletta media ti posso dire che il 30% di cio' che andrai a pagare e' effettivamente cio' che hai consumato, il resto sono accise, incentivi vari, fantasiosi costi di allacciamento (quando magari un impianto esiste da 50 anni, sempre lo stesso), ecc.ecc.ecc.

                    quelle sono tasse, fanno parte della pressione fiscale.

                    prendi poi tutti quei beni sotto monopolio... tabacchi, superalcolici.

                    sono un dipendente? mi tolgono la meta' della busta paga per le tasse? basta.... deve finire li, non devo continuare a pagare tasse su ogni cosa che mangio, bevo, compro, perche' lo faccio con soldi gia' tassati, non si puo', a livello costituzionale, tassare due volte la stessa fonte di reddito.

                    se poi conti che, anche solo per prenderli quei soldi se costretto a pagare una tassa (il bollo sul conto corrente)...

                    compri un litro di benzina? 70% sono tasse...
                    compri una tv con i tuoi soldi gia' tassati? paghi il 22% d'iva subito, e poi 100€ l'anno... (cioe', praticamente ce l'hai in affitto, anche se la tv l'hai pagata 80€, la paghi ogni anno allo stato).

                    e poi la valanga di aliquote regionali, comunali, ecc.ecc.ecc.

                    stocazzo che e' al 43% quello e' il dato "ufficiale di stato", perche' se sul serio qualcuno si prendesse la briga di andare ad analizzare cosa resta alla fine dell'anno di una busta paga, calcolando tutte le imposte dirette ed indirette pagate nel corso dell'anno, la gente andrebbe sul serio a dar fuoco al parlamento.

                    e ripeto, parlo di una busta paga... se sei un imprenditore e' pure peggio...

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                      #25
                      Originally posted by Ufo View Post
                      Ciao a tutti.
                      Ho letto con interesse i vostri messaggi, ma devo dire che ci sono parecchie imprecisioni e, comunque, non sono cos? esperto da poter replicare a tutti con chiarezza. Dico solo che la percezione relativa alla pressione fiscale che avete ? completamente errata! Spesso le persone tendono ad accentuare un fenomeno "negativo", quindi un minimo margine di errore ? comprensibile! Ma qui TUTTI (nel momento in cui scrivo) avete sbagliato a rispondere al sondaggio, e non di poco! Non esiste nessun paese con una pressione fiscale del 50%, mentre tutte le risposte vanno dal 50% in su! Addirittura qualcuno ha indicato 80%...
                      In realt?, in Italia la pressione fiscale ? al 43%:
                      http://www.repubblica.it/economia/20...rto-181887983/

                      Si tratta di una percentuale piuttosto alta (sesti nell'area OCSE), ma va detto che nessuno critica la pressione fiscale francese o quella austriaca, che sono all'incirca le stesse dell'Italia. Perch? allora quella italiana viene percepita come ancora pi? alta? Alcuni dei motivi sono:
                      1) la pressione fiscale per gli onesti ? pi? alta, del 50% circa (dettagli qui: http://www.ilcaffe.tv/articolo/22077...l-tetto-del-50). A parte pochi fortunati, la maggior parte delle persone ? dipendente o piccolo imprenditore e non pu? permettersi evasione, elusione o "ottimizzazione" fiscale senza rischi e con reali vantaggi;
                      2) i meccanismi di tassazione non sono chiari, quindi si tende a sovrastimarli. In pratica, ? una soluzione "naturale" del nostro cervello. Se so di dover pagare, ma non sono sicuro che siano 90 o 95 €, nel dubbio stimo 100 €. Quindi una stima al rialzo, che mi tuteli. Per le tasse ? uguale, non c'? un'unica tassa (ad esempio) al 43%, che renderebbe tutto chiaro. Ma c'? la tassa sul reddito al 30%, pi? l'accisa comunale, pi? l'IVA, pi? l'accisa sul carburante, ecc. ecc. Alla fine calcolare le tasse a priori ? impossibile in questo modo;
                      3) i servizi pubblici non sono qualitativamente e quantitativamente all'altezza delle tasse pagate. Quindi si pensa che le tasse vengano sprecate (cio? siano troppo alte, quindi ancora una sovrastima). In realt?, gli sprechi esistono, ma non sono percentualmente cos? rilevanti.

                      Dal mio punto di vista, penso comunque che la pressione fiscale non sia il problema dell'Italia. Piuttosto, il problema ? che rispetto all'elevato livello di tassazione, non si abbia un Paese efficiente e non si possa accedere n? usufruire degnamente nemmeno ai pi? basilari servizi pubblici garantiti!
                      Non sono del tutto d'accordo, Ufo. Il problema principale per me ? la farraginosit? assoluta/perversione del sistema fiscale nonch? il fatto che in Italia quelli che pagano poche tasse hanno un reddito troppo basso per sopravvivere (al netto delle societ? sui mercati internazionali che riescono a pagare poco, anche per operazioni intragruppo o peggio) e gli altri che ne pagano troppe fanno fatica a mantenere il loro posizionamento (ed a volte ad andare avanti anche loro).

                      Comunque l'indagine OCSE la vedo assolutamente farraginosa ed incapace di valutare il reale impatto del fisco italiano perch? basata su meri dati formali, in primis per quanto sopra.

                      In secundis anche i dati formali rilevati ed indicati sono discutibili o diversamente interpretabili.

                      Due semplicissimi esempi:

                      - 131% "altre imposte sui consumi" in Italia (della serie incentiviamoli ) contro il 12,4% della media Ocse degli altri Paesi (!!!)

                      - 26% media imposte sul reddito quando gli scaglioni Irpef sono i seguenti

                      fino a 15.000 euro 23%
                      da 15.001 fino a 28.000 euro 27%
                      da 28.001 fino a 55.000 euro 38%
                      da 55.001 fino a 75.000 euro 41%
                      oltre 75.000 euro 43%

                      E' evidente che altrove ci sia un'anomalia...

                      E taccio della variabile di possibili contestazioni fiscali...

                      Forse parla del 43% (comunque sottostimato per quanto sopra) SENZA considerare l'IVA perch? ci hanno raccontato (a me personalmente dall'universit? in avanti) che "? una partita di giro"... forse "partita di (presa in) giro"...

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                        #26
                        Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
                        Beh , quando leggo queste cose mi vien da complimentarmi con i politici

                        In effetti lo dico sempre che fanno strabene a continuare cosi !
                        Secondo me come avevo risposto a black a suo tempo bisogna capire cosa intendiamo per "pressione fiscale"
                        Ufo non ha tutti i torti, la pressione reale imposta direttamente dal fisco italiano si aggira sul 43/45%
                        Per? se ci mettiamo pure tutte le accise che ci sono in giro, i pedaggi pi? cari d'europa, le bollette pi? care d'europa, gli stipendi fra i pi? bassi d'europa, balzelli indiretti etc etc etc etc la pressione reale sul cittadino sale a livelli assurdi

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                          #27
                          Originally posted by schwarz View Post
                          Secondo me come avevo risposto a black a suo tempo bisogna capire cosa intendiamo per "pressione fiscale"
                          Ufo non ha tutti i torti, la pressione reale imposta direttamente dal fisco italiano si aggira sul 43/45%
                          Per? se ci mettiamo pure tutte le accise che ci sono in giro, i pedaggi pi? cari d'europa, le bollette pi? care d'europa, gli stipendi fra i pi? bassi d'europa, balzelli indiretti etc etc etc etc la pressione reale sul cittadino sale a livelli assurdi
                          Allora conia tu un termine adeguato per indicare su quei 100 Euro mensili quanti ne finsicono nelle tasche dello stato e quanti rimangono a disposizione del proprietario per acquistare dei beni.

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                            #28
                            Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
                            Allora conia tu un termine adeguato per indicare su quei 100 Euro mensili quanti ne finsicono nelle tasche dello stato e quanti rimangono a disposizione del proprietario per acquistare dei beni.
                            "Soldi buttati nel cesso" dal momento che : quelli per la pensione non li vedr? mai, inail e ssn se tanto sto male vado da privato se no spetto 6 mesi, e tutto il resto vanno in burocrazia e stipendi senza senso
                            Siamo il paese pi? vessato d'europa e quello con i servizi peggiori.

                            Direi che "soldi buttati nel cesso" calza a pennello
                            Last edited by schwarz; 15-01-18, 09:38.

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                            • Font Size
                              #29
                              Originally posted by schwarz View Post
                              Siamo il paese pi? vessato d'europa e quello con i servizi peggiori.
                              Beh , Ufo qui sopra sostiene il 43% ... non mi pare sia il pi? vessato d'Europa

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                                #30
                                pensione
                                ogni volta che sento quella parola rido... per non piangere.

                                c'e' una cosa in italia che e' chiamata "continuita' contributiva", eredita' di 40 anni fa o giu' di li.
                                teneva conto del fatto che, all'epoca, quando uno iniziava a lavorare, o faceva il dipendente, e lo faceva per tutta la vita, oppure l'impreditore, anche questo per tutta la vita.

                                poi i tempi sono cambiati... c'e' chi da dipendente e' passato a fare il libero prof. o l'imprenditore, chi invece ha fatto il percorso contrario... ma di nuovo, diciamo anni 80/90, capitava di fare il "cambio" una, massimo due volte nella vita lavorativa.

                                oggi invece non dico che ogni anno le cose cambino... ma piu' o meno...

                                eppero'... dicevo della continuita' contributiva...
                                ora, e' previsto che vadano in accantonamento tutti i contributi pagati in un certo modo, ma almeno per un certo numero di anni (potrebbero essere 3, ma mi pare di ricordare addirittura 6) vengano conteggiati ai fini pensionistici.
                                pero', c'e' l'inculata... se tu (teniamo conto dei 3 anni come ipotesi, magari qualcuno piu' ferrato sa qual'e' la durata precisa) in 3 anni cambi due "metodi contributivi", tipo che passi da dipendente, a libero professionista, quello che versi all'inps lo perdi.

                                a me pare di ricordare 6 anni quando, tempo fa, mi informai... e all'epoca avevo un mix tra lavori a progetto, a p.iva, ci fu in mezzo anche una parentesi da dipendente, e per finire un bel periodo in ritenuta d'acconto.

                                mi dissero che, semplicemente, tutti i contributi versati per un tempo minore di 6 anni (ma prego chi lo sa di essere piu' preciso) in una determinata forma sono, di fatto, persi.

                                cioe', sono soldi miei, quelli che si sono intascati, teoricamente dovrebbero ridarmeli quando andro' in pensione (seee...), ma se ho fatto versamenti in una certa forma sotto un certo periodo di tempo, sono persi.

                                questo, oggi, quando i contratti durano 6 mesi, e' una cosa ridicola... e per quello che mi riguarda rientra nella pressione fiscale, quando non sconfina in veri e propri furti.

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