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Le frasi "celebri" dei piloti

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    #181
    « Se mi vogliono sono così, di certo non posso cambiare: perché io, di sentire dei cavalli che mi spingono la schiena, ne ho bisogno come dell'aria che respiro... »
    (Gilles Villeneuve)

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      #182
      « Il mio passato è pieno di dolore e di tristi ricordi: mio padre, mia madre, mio fratello e mio figlio. Ora quando mi guardo indietro vedo tutti quelli che ho amato. E tra loro vi è anche questo grande uomo, Gilles Villeneuve. Io gli volevo bene. »
      (Enzo Ferrari)

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        #183
        « Gilles mi mancherà per due motivi. Primo, lui era il pilota più veloce della storia delle corse automobilistiche. Secondo, era l'uomo più genuino che abbia mai conosciuto. Ma lui non se n'è andato. La memoria di quello che ha fatto sarà sempre qui. »
        (Jody Scheckter, ai funerali)

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          #184
          Originally posted by Paolino81 View Post
          ? Se mi vogliono sono cos?, di certo non posso cambiare: perch? io, di sentire dei cavalli che mi spingono la schiena, ne ho bisogno come dell'aria che respiro... ?
          (Gilles Villeneuve)
          Fantastica.

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            #185
            Originally posted by Paolino81 View Post
            ? Gilles mi mancher? per due motivi. Primo, lui era il pilota pi? veloce della storia delle corse automobilistiche. Secondo, era l'uomo pi? genuino che abbia mai conosciuto. Ma lui non se n'? andato. La memoria di quello che ha fatto sar? sempre qui. ?
            (Jody Scheckter, ai funerali)
            che tempi e che signori erano i piloti

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              #186
              aneddoto sul grande Tarquinio Provini.
              Gli chiesero se avesse un metodo particolare per memorizzare il circuito del Tourist Trophy ai tempi delle sue quattro vittorie. (Ricordo che il circuito ? lungo 60 km e 720 metri) E questa fu la sua risposta:
              "Ne avevo due di sistemi. Tutti gli inverni mi recavo a Douglas, dividevo il tracciato in pezzi e percorrevo ossessivamente un tratto in motorino fino a che non l'avevo imparato, poi andavo avanti con la parte successiva. Inoltre con la mia cinepresa facevo riprese per tutto il circuito e la sera in albergo mi riguardavo tutti i miei filmini al proiettore. Adesso con i cosiddetti camera car non hanno inventato niente, in fondo. Facevo anch'io la stessa cosa quaranta anni fa...."
              Questo era Tarquinio Provini, ora ci sono la telemetria e i satelliti

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                #187
                La vittoria ? dietro l'angolo, ma le prime nubi minacciose si addensano su guella maledetta giornata. Il motore tradisce Pasolini, ritiro inevitabile. Non c'? tempo da perdere, la gara della 250 incombe e il centauro riminese corre verso i box. Da un lato ha la consapevolezza di aver fatto una grande gara ("Gli abbiamo messo paura" ricorda ai meccanici), dall'altra la rabbia per l'impresa sfumata a tre giri dalla fine. La partenza delle quarto di litro ? entusiasmante, il "Paso" resta legger-mente indietro ma recupera in fretta, all'ingresso del curvone ? gi? dietro Braun e Saarinen ("Questo finlandese ? veramente forte"

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                  #188
                  grande paso!!!

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                    #189
                    non so se qualcuno l'ha gia messo ma questo pezzo di cavicchi su senna fa venire i brividi:
                    Alla grande. Tutta una vita così, alla grande. Sin dai tempi del kart, trapiantato lontano da casa per vincere delle corse ed esorcizzare la nostalgia della famiglia lontana. Alla grande. Sin dai tempi delle prime monoposto: vittoria già alla terza gara, dodici addirittura nella stagione d'esordio. Alla grande. E la F. Ford 2000: ventun successi su ventisette corse. Alla grande. E il debutto in F.3? Primo! Alla grande. Poi ventidue corse e quattordici vittorie. Alla grande. E poi ancora la F. 1, la scelta rischiosa di un team piccolo, la Toleman, ma con un ruolo di prima guida. Alla grande. E la Lotus, le prime pole position con la puntuale strizzata d'occhio a Gerard Ducarouge, progettista e complice di mille astuzie. Alla grande. Dieci anni nell'olimpo dei migliori, faccia a faccia con il coraggio disperato di Mansell, le mille astuzie di Prost, il mestiere e la lingua lunga di Piquet, dividendo con loro i titoli mondiali ma mai il dubbio su chi fosse il più bravo. Alla grande. Dieci anni partendo quasi sempre davanti, là dove per esserci serviva la zampata del campionissimo. Con il turbo o con l'aspirato, con l'elettronica e senza, con l'otto, col dieci, con il dodici cilindri. Alla grande. Dieci anni in movimento sull'asse Montecarlo-Portogallo-Brasile perchè non c'erano solo le corse, tante, e le prove, di più. Ma anche la famiglia, gli affari, gli amici e le donne, spesso diverse, sempre più belle. Alla grande. Novantasei Gran Premi con un motore Honda dietro la schiena, trentadue vittorie, una ogni tre. Alla grande. Viaggi da e per il Giappone, mille inchini, mille sorrisi, molta pazienza e sei firme su contratti dagli ingaggi favolosi. Alla grande. Il sorriso felice del vecchio Soichiro e quello più triste, ma ammirato dell'altrettanto vecchio Ferrari. Il piacere di aver parlato con loro, di essere stato invitato e soprattutto ammirato da loro. Alla grande. La sfida impossibile con il Ford contro il Renault, attaccati alla pioggia o alle curve per veder premiato il talento e il coraggio. Cinque scommesse vincenti. Alla grande. Il braccio di ferro con Dennis, il lungo corro-non corro, il crollo di Ron. Alla grande. Tutto pianificato nei particolari sin da fanciullo. Il nome che diventa un marchio brevettato, la carriera, i rapporti con la stampa, il tempo libero, la pasta in bianco. Ma anche la fede in *** e le debolezze degli uomini. Ti mostravi come noi, ci parevi come Lui. Alla grande. Poi quell'ultima curva, rotonda come gli interrogativi di una stagione in contropiede e insidiosa quanto i rapporti in seno a una squadra alleata ma non amica. Il piede giù come sempre per fuggire dal mucchio e dai dubbi. Lo sguardo avanti e i rivali negli specchietti via via sempre più piccoli. Le solite cose, Ayrton, se soltanto la tua Williams avesse sterzato. Sarebbe stata ancora una volta una curva delle tue. Alla grande. Ma questa volta di grande c'è stata solo la nostra disperazione.

                    Carlo Cavicchi (Autosprint)

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                      #190
                      RACCONTO DEL FIGLIO DI PROVINI

                      Alla domanda se mi piaceva di pi? Giacomo o Renzo , ? davvero impossibile dare una risposta , Una cosa per? mio pap? me l'ha insegnata ( anche con i fatti ) ed ? che non ? il numero di titoli che conta . Per me Giacomo ? stato un grande e per me il titolo pi? bello se l'? aggiudicato quando ci ha chiamato dopo la morte di pap? . Se allora avessi seguito le gare .......seduto ovviamente sul prato , beh forse avrei tifato Paso , e non per particolari motivi , ma solo perch? non ho mai tifato MILAN o JUVE .....
                      L' aneddoto :
                      Circa dieci anni fa quando lavoravo per il Team Azzalin mentre mi recavo in Cagiva mi sono fermato sulla statale nei pressi di Albizzate a fare rifornimento . Una "stazione" vecchio stile con l'officina accanto e l'ufficio ricavato nell'atrio dell'abitazione .
                      Entrando a pagare mi accorgo di una foto di Renzo e gli chiedo....."era un suo tifoso ?" lui mi squadra dalla testa ai piedi , dentro di me speravo fosse rimasto sorpreso che una persona cos? giovane avesse riconosciuto il Paso al volo , ma allo stesso tempo avevo il timore di essermi addentrato in qualcosa di intimo .
                      Secondi interminabili ... ma ormai il sasso l'avevo tirato ...cos? replicai " sono il figlio di Tarquinio " .........
                      Lui accigliandosi mi risquadra di nuovo.....dentro di me pensai : ma perch? non sono stato zitto ! ... poi , mentre rilassava i muscoli facciali abbozzando un sorriso......." Gli assomigli infatti...tuo padre per? era pi? magro ! quella foto....Renzo abitava qui ......."
                      Non so quanto tempo sono stato li ad ascoltarlo , so solo che rientrato in ditta mi hanno chiesto : " ma dove sei stato ? non dovevi fare solo benzina ?! "
                      Adesso il benzinaio ha chiuso ma io penso che quel quadro sia ancora appeso l? , e la rester? per sempre cos? come quelle targhe che si mettono fuori dalle case abitate da persone illustri .
                      Lo so , erano altri tempi ,e non ? per fare paragoni ,ma solo per ricodare che erano tempi in cui un Campione abitava in una stanza di un appartamento di un benzinaio e non aveva la necessit? di avere la residenza a Monaco........

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                        #191
                        Queste sono le cose che danno il giusto senso alla vita , sono i ricordi e i racconti di persone che non ti aspetti ma entrano dentro di noi e danno quel nostalgia e vera felicita' .
                        Bravo al figlio di Provini e bravo a Kaciaro che hai pubblicato questo.

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                          #192
                          Io do il tutto per tutto pur di arrivare primo invece che racimolare punti, non ho nessuna intenzione di vincere il campionato del mondo piazzandomi terzo o quarto tutte le volte. (Gilles Villeneuve)

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                            #193
                            Lucchinelli racconta:

                            'ero in autostrada, facevo i 180 in auto, mi sentii aprire la portira del passeggero, era uno in moto....mi urlò di farmi provare una moto del team, io pensai, qst è il pilota che fa per me' era giancarlo falappa.


                            Si fermaro al primo autogril trovarono un accordo e ce bevvero 2 grappe.

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                              #194
                              Una volta al Glen Arnoux domandò a Gilles se la curva dopo il traguardo lui riuscisse a farla in pieno. Era una curva delicata, da quarta a circa 200 Km\h. Gilles rispose: "No, ma oggi nelle prove ufficiali la farò in pieno". Si svolgono le prove, a cinque minuti dalla fine Arnoux transita in quella curva e vede la Ferrari completamente smontata, senza ruote nè sospensioni. Poco dopo, ai box, Arnoux vede Gilles saltare il muretto col casco in mano e gli domanda: "Allora?". Gilles rispose:"Eh, non la si fa in pieno".

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                                #195
                                CHE SPETTACOLO DI POST

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