Originally posted by Thunder-Rage
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La capacit? di decelerazione/accelerazione di una moto (da intendere per semplicit? come corpo infinitamente rigido) dipende da 2 fattori: coefficiente d'attrito degli pneumatici e posizione del baricentro.
In una condizione ideale, in cui il baricentro fosse posizionato al livello del terreno, si avrebbe che sottoponendo la moto a qualsiasi accelerazione questa non potrebbe in alcun modo impennare o ribaltarsi e pertanto la massima decelerazione sarebbe determinata unicamente dal coefficiente di attrito delle gomme. Una gomma con coefficiente d'attrito 1 (pneumatico stradale) pu? garantire un'accelerazione di 1G, una gomma con coeff. d'attrito 1,6 (pneumatico MotoGP) un'accelerazione di 1,6G.
Cos'? il coeff. d'attrito? E' il rapporto tra le forze tangenziale e normale rispetto al piano d'appoggio a cui ? soggetto un determinato corpo.
Pensando ad uno pneumatico si pu? dire che, per un coeff. d'attrito di 1,6 , sottoponendolo ad una forza normale (perpendicolare) al terreno di 200 Kg peso (peso dell'insieme moto + pilota) possa garantire una forza tangenziale max (accelerazione/decelerazione) di 320 Kg peso.
L'altro elemento che influisce sulla capacit? di accelerare/frenare di una moto ? la posizione del baricentro.
Generalmente tanto pi? il baricentro ? alto, tanto pi? la moto tander? a trasferire il proprio peso lungo l'asse longitudinale fino ad arrivare alla situazione limite in cui tutta la massa grava su un solo pneumatico.
Inoltre, a parit? di altezza, un baricentro spostato verso l'anteriore permetter? una minor capacit? di decelerazione ed una maggiore capacit? di accelerazione e viceversa se il baricentro fosse spostato verso il posteriore.
Calando ora la teoria nella pratica ed aggiungendoci qualche numero, una normale moto sportiva monta pneumatici con un generico coeff. d'attrito pari a 1-1,2 che garantiscono un limite di aderenza superiore alla condizione limite di ribaltamento. Considerando per semplicit? il valore di decelerazione max di cui la moto + pilota (alza il baricentro) ? capace pari ad 1G significa che in corrispondenza di questo valore tutta la massa graver? sullo pneumatico anteriore e la ruota posteriore sfiorer? il terreno. Ad una forza peso di 270 kg (200 kg moto + 70 kg pilota) corrisponder? una forza frenante parallela al terreno di 270 kg sempre suddivisa in 200 kg per la moto e 70 kg per il pilota.
Se ora si pensa che la massa del pilota grava sulle sue braccia solo per la parte relativa a ci? che ? superiore al bacino (ci? che ? sotto si pu? considerare solidale alla moto) ecco che i kg diventano circa 35 che moltiplicati per 'radicedi2'=1,41 divantano 50 kg.
N.B: si moltiplica per 'radicedi2' perch? la forza avvertita dai polsi ? la risultante di forza peso e forza decelerante (o d'inerzia a seconda del sistema di riferimento).
P.S: a voler essere precisi la forza che devono imprimere le braccia dev'essere sottratta della componente derivante dal contributo della massa degli avambracci e mani in quanto non sospesi rispetto ai semimanubri.

Ora, finito il pippotto, potete anche mandarmi a cagare!

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