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Corona Virus BEI CAZZI capitolo VI

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    #871
    In Germania scatta di nuovo il lockdown nel distretto di Guetersloh, per fronteggiare il focolaio nel mattatoio di Toennis.

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      #872
      Il tennista serbo Novak Djokovic e la moglie Jelena sono risultati positivi al test per il coronavirus. La notizia della positivit? del numero 1 del ranking Atp arriva dopo quella di Grigor Dimitrov, di Borna Coric e di Viktor Troicki. Tutti e quattro i tennisti hanno partecipato all'Adria Tour, torneo benefico che si ? disputato in Serbia e in Croazia.

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        #873
        Fortuna che gli studiati ci hanno assicurato che il Tennis era supersicuro contro per il Covid ...
        e non gli basta c'? pure un focolaio a Toennis ...
        Ma che Palle

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          #874
          Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha annunciato che dal 4 luglio la regola del distanziamento dei due metri sar? ridotta a "un metro" dove non ? possibile rispettare la previsione dei due metri. Le persone saranno incoraggiate ad attuare misure di mitigazione per ridurre la trasmissione del conavirus. "Ora possiamo andare oltre e allentare il lockdown in Inghilterra", ha precisato Johnson aggiungendo che "in ogni fase, la cautela rimarr? la nostra parola d'ordine. Ogni passaggio sar? condizionato e reversibile". Anche pub e ristoranti potranno riaprire sia all'interno che all'esterno, se rispetteranno le linee guida sulla sicurezza sanitaria, incluso il servizio al tavolo online. Altre attivit? autorizzate saranno alberghi e campeggi, parrucchieri e barbieri, ma con le visiere. Riapriranno anche parchi giochi, musei, cinema, luoghi di culto, gallerie, parchi a tema, palestre all'aperto e sale giochi, biblioteche, club sociali e centri comunitari. Non potranno invece ancora riprendere le attivit? in questa fase
          locali notturni, spa, aree di gioco al coperto, piste da bowling, parchi acquatici, palestre al coperto, nail bar, piscine e parchi acquatici.

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            #875

            23 giu 15:09

            Spagna, governo pronto a nuovo lockdown

            Il governo spagnolo non esiter? nel ricorrere di nuovo allo stato di allarme, nazionale o in singole zone del Paese, se una ripresa dei contagi di coronavirus lo rendesse necessario: lo ha dichiarato la vicepremier Carmen Calvo, che ha definito "prevedibili" i focolai scoppiati dopo la fine del lockdown.


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              #876

              23 giu 15:11

              Previste nuove "zone rosse" in Israele

              A fronte del nuovo aumento di infezioni da Covid, in Israele si va verso nuove 'zone rosse'. La decisione sar? presa nel pomeriggio in una una riunione del cosiddetto Gabinetto coronavirus presieduta dal premer Benyamin Netanyahu. Nella settimana passata gi? si ? intervenuti su alcune cittadine beduine del Negev e in alcune zone di Giaffa, sobborgo a prevalenza arabo di Tel Aviv. Ora per? la decisione potrebbe riguardare non solo zone ma aree ben pi? estese.


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                #877

                23 giu 17:34

                Conte: "Con il contributo di tutti l'Italia pu? e deve ripartire"

                "Ascolto, partecipazione, confronto. Nove giorni di incontri serrati per rilanciare il Paese. Con il contributo di tutti, l'Italia puo' e deve ripartire". Lo scrive il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un post su Facebook, pubblicando un video riassuntivo degli Stati generali.


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                  #878

                  23 giu 17:49

                  Il bilancio in Lombardia: 62 casi e 6 morti in 24 ore

                  Sono 62 i nuovi positivi al coronavirus in Lombardia. Lo rileva la Regione, secondo cui i deceduti sono 6 in pi? rispetto a marted?.


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                    #879

                    23 giu 18:11

                    In calo i nuovi casi in Italia: 122 positivi rispetto a luned?

                    Sono 122 i nuovi contagi da coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Il totale dei casi sale cos? a 238.833. I guariti da ieri sono 1.159, per un totale di 184.585, e i deceduti 18. Le vittime dall'inizio dell'emergenza sono 34.675. Sette le Regioni in cui non si registra un aumento dei contagi: Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d'Aosta, Molise e Basilicata


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                      #880
                      Coronavirus al nord, spunta il ?fattore ambientale?

                      Secondo uno studio, il Settentrione era pi? ?predisposto? a un?epidemia grave per questioni puramente geografiche.

                      Cos?? che ha reso pi? aggressivo il Coronavirus al nord Italia rispetto al sud? Ce lo chiediamo da quando ? scoppiata l?epidemia. A questa domanda, cerca di rispondere uno studio firmato da Roberto Ronchetti, professore emerito di Pediatria all?universit? La Sapienza di Roma e da Francesco Ronchetti, medico dell?ospedale Parodi di Colleferro.

                      Il lavoro, di cui ci mette al corrente l?agenzia di stampa Adnkronos, sar? pubblicato su uno speciale della rivista Epidemiologia e prevenzione ed ha ad oggetto ?condizioni ambientaliche, negli scorsi due mesi, hanno reso aggressiva e mortale l?infezione da Coronavirus? al Settentrione, ?risultata assai pi? leggera nelle altre regioni d?Italia, dove questo ?fattore geografico? diminuisce fino a un minimo. Le qualit? di queste condizioni ambientali, tragicamente sfavorevoli nel Settentrione, non sono ancora note?.
                      Clima, temperatura, umidit?


                      Lo studio, quindi, parte dal presupposto che il nord possa essere stato in una certa misura ?pi? predisposto? a sviluppare infezioni pi? virulente proprio in virt? della sua posizione geografica. I ricercatori, infatti, spiegano che ?a livello mondiale esiste una fascia, compresa circa tra 30? e 50? di latitudine nord, nella quale assieme a epidemie lievi, si ? verificato il 90% delle epidemie classificate come gravi: la pianura Padana e l?intera Italia appartengono a quella zona. Non ? la prima volta che una tale associazione tra patologia virale e geografia viene ipotizzata a livello epidemiologico. Al momento della nostra richiesta di pubblicazione e ancora oggi queste osservazioni epidemiologiche sulla relazione clima-infezione non sono state pubblicate. Dopo quasi tre mesi, molte epidemie nel pianeta si sono sviluppate e molte si sono concluse per cui ? il momento di tentare la conferma dell?esistenza di un mal definito ?fattore geografico? in grado di condizionare la gravit? delle infezioni causate dal nuovo virus?.

                      ?Poich? in Italia le politiche di contenimento dell?infezione sono state regolate da decreti dell?autorit? nazionale, non si pu? avanzare l?ipotesi che tali misure possano spiegare la discrepanza della gravit? delle epidemie ? osservano gli autori dello studio -. Dobbiamo ammettere che l?ipotesi pi? ragionevole ? che, nelle nostre regioni del nord, esistano condizioni ambientali che negli scorsi due mesi hanno reso aggressiva e mortale l?infezione da virus al nord mentre ? risultata assai pi? leggera nelle altre regioni d?Italia dove questo ?fattore geografico? diminuisca. Negli stessi giorni in cui abbiamo sottoposto per la pubblicazione il nostro articolo, altri autori iraniani-statunitensi hanno messo in rete un pre-print con osservazioni analoghe, attribuendo alla temperatura e all?umidit?, il fatto che, nella fascia 30?-50? di latitudine nord il virus possa essere molto pi? pericoloso?.

                      Virus al nord e al sud: non sono ceppi diversi

                      ? stato necessario esaminare le curve epidemiologiche di tutte le regioni italiane per arrivare a queste conclusioni. L?obiettivo era ?tentare di capire se, in una nazione compresa nella gi? citata fascia 30?-50? latitudine nord le curve epidemiche appaiono uniformi oppure sotto l?influenza di un fattore geografico. I dati riportati inequivocabilmente stabiliscono che l?epidemia ha una gravit? estrema al nord che progressivamente diminuisce, scendendo. A questo punto si deve rispondere al quesito del perch? il nord ha pagato un prezzo estremamente superiore all?infezione di un virus che, in modo simultaneo, dopo il suo sbarco in Lombardia, ha generato curve epidemiche in ogni area del nostro Paese ? affermano Roberto e Francesco Ronchetti -. Sembra fin dall?inizio doversi escludere l?ipotesi che il virus, sperimentato al nord, sia in qualche modo diverso, pi? infettivo, con capacit? letali diverse dal virus che invece ha colpito le popolazioni meridionali?.

                      ?In nessuna delle oltre 350 epidemie che si sono verificate nel pianeta ? stata mai avanzata l?ipotesi che il virus, diffusosi a livello mondiale nell?arco di due-tre mesi, abbia presentato mutazioni cos? importanti da modificarne in modo significativo le sue capacit? infettive ? dicono gli esperti -. Contro l?ipotesi di differenze tra il virus che ha colpito nord e sud sta il fatto assai importante che la diminuzione della gravit? dell?epidemia ? progressiva per cui se il virus fosse diverso nelle varie localit? dovremmo immaginare numerose modificazioni che giustifichino la gravit? progressivamente differente in ogni regione?.

                      ?La ricerca scientifica far? luce sulla natura del fattore geografico che abbiamo descritto. Riteniamo tuttavia che sia difficile immaginare che ci siano a breve progressi tali che ci mettano in grado di rimuovere il pericolo territoriale, prima che nel dicembre-gennaio prossimo venturo il virus ? concludono ? come tutti i virus respiratori, far? la sua nuova comparsa. ? urgente, quindi, imparare dagli eventi degli ultimi tre mesi, quello che abbiamo sbagliato e che cosa avremmo dovuto fare in modo differente?.

                      notizia da: laleggextutti.it

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                        Originally posted by Semiramide View Post
                        Coronavirus al nord, spunta il ?fattore ambientale?

                        Secondo uno studio, il Settentrione era pi? ?predisposto? a un?epidemia grave per questioni puramente geografiche.

                        Cos?? che ha reso pi? aggressivo il Coronavirus al nord Italia rispetto al sud? Ce lo chiediamo da quando ? scoppiata l?epidemia. A questa domanda, cerca di rispondere uno studio firmato da Roberto Ronchetti, professore emerito di Pediatria all?universit? La Sapienza di Roma e da Francesco Ronchetti, medico dell?ospedale Parodi di Colleferro.

                        Il lavoro, di cui ci mette al corrente l?agenzia di stampa Adnkronos, sar? pubblicato su uno speciale della rivista Epidemiologia e prevenzione ed ha ad oggetto ?condizioni ambientaliche, negli scorsi due mesi, hanno reso aggressiva e mortale l?infezione da Coronavirus? al Settentrione, ?risultata assai pi? leggera nelle altre regioni d?Italia, dove questo ?fattore geografico? diminuisce fino a un minimo. Le qualit? di queste condizioni ambientali, tragicamente sfavorevoli nel Settentrione, non sono ancora note?.
                        Clima, temperatura, umidit?


                        Lo studio, quindi, parte dal presupposto che il nord possa essere stato in una certa misura ?pi? predisposto? a sviluppare infezioni pi? virulente proprio in virt? della sua posizione geografica. I ricercatori, infatti, spiegano che ?a livello mondiale esiste una fascia, compresa circa tra 30? e 50? di latitudine nord, nella quale assieme a epidemie lievi, si ? verificato il 90% delle epidemie classificate come gravi: la pianura Padana e l?intera Italia appartengono a quella zona. Non ? la prima volta che una tale associazione tra patologia virale e geografia viene ipotizzata a livello epidemiologico. Al momento della nostra richiesta di pubblicazione e ancora oggi queste osservazioni epidemiologiche sulla relazione clima-infezione non sono state pubblicate. Dopo quasi tre mesi, molte epidemie nel pianeta si sono sviluppate e molte si sono concluse per cui ? il momento di tentare la conferma dell?esistenza di un mal definito ?fattore geografico? in grado di condizionare la gravit? delle infezioni causate dal nuovo virus?.

                        ?Poich? in Italia le politiche di contenimento dell?infezione sono state regolate da decreti dell?autorit? nazionale, non si pu? avanzare l?ipotesi che tali misure possano spiegare la discrepanza della gravit? delle epidemie ? osservano gli autori dello studio -. Dobbiamo ammettere che l?ipotesi pi? ragionevole ? che, nelle nostre regioni del nord, esistano condizioni ambientali che negli scorsi due mesi hanno reso aggressiva e mortale l?infezione da virus al nord mentre ? risultata assai pi? leggera nelle altre regioni d?Italia dove questo ?fattore geografico? diminuisca. Negli stessi giorni in cui abbiamo sottoposto per la pubblicazione il nostro articolo, altri autori iraniani-statunitensi hanno messo in rete un pre-print con osservazioni analoghe, attribuendo alla temperatura e all?umidit?, il fatto che, nella fascia 30?-50? di latitudine nord il virus possa essere molto pi? pericoloso?.

                        Virus al nord e al sud: non sono ceppi diversi

                        ? stato necessario esaminare le curve epidemiologiche di tutte le regioni italiane per arrivare a queste conclusioni. L?obiettivo era ?tentare di capire se, in una nazione compresa nella gi? citata fascia 30?-50? latitudine nord le curve epidemiche appaiono uniformi oppure sotto l?influenza di un fattore geografico. I dati riportati inequivocabilmente stabiliscono che l?epidemia ha una gravit? estrema al nord che progressivamente diminuisce, scendendo. A questo punto si deve rispondere al quesito del perch? il nord ha pagato un prezzo estremamente superiore all?infezione di un virus che, in modo simultaneo, dopo il suo sbarco in Lombardia, ha generato curve epidemiche in ogni area del nostro Paese ? affermano Roberto e Francesco Ronchetti -. Sembra fin dall?inizio doversi escludere l?ipotesi che il virus, sperimentato al nord, sia in qualche modo diverso, pi? infettivo, con capacit? letali diverse dal virus che invece ha colpito le popolazioni meridionali?.

                        ?In nessuna delle oltre 350 epidemie che si sono verificate nel pianeta ? stata mai avanzata l?ipotesi che il virus, diffusosi a livello mondiale nell?arco di due-tre mesi, abbia presentato mutazioni cos? importanti da modificarne in modo significativo le sue capacit? infettive ? dicono gli esperti -. Contro l?ipotesi di differenze tra il virus che ha colpito nord e sud sta il fatto assai importante che la diminuzione della gravit? dell?epidemia ? progressiva per cui se il virus fosse diverso nelle varie localit? dovremmo immaginare numerose modificazioni che giustifichino la gravit? progressivamente differente in ogni regione?.

                        ?La ricerca scientifica far? luce sulla natura del fattore geografico che abbiamo descritto. Riteniamo tuttavia che sia difficile immaginare che ci siano a breve progressi tali che ci mettano in grado di rimuovere il pericolo territoriale, prima che nel dicembre-gennaio prossimo venturo il virus ? concludono ? come tutti i virus respiratori, far? la sua nuova comparsa. ? urgente, quindi, imparare dagli eventi degli ultimi tre mesi, quello che abbiamo sbagliato e che cosa avremmo dovuto fare in modo differente?.

                        notizia da: laleggextutti.it
                        fino a ieri hanno giurato e spergiurato che il clima e temperature non c'entravano nulla
                        io dico allora pure le allergie hanno influito pesantemente...io dai primi di maggio ai primi di giugno avrei potuto paartecipare alle gare di starnuti

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                          #882
                          Coronavirus, in Messico tre gemelli prematuri positivi ma genitori negativi

                          Secondo gli esperti si tratta di un "caso mai visto, elemento scientifico molto importante"

                          Citt? del Messico, 24 giugno 2020 - Gli esperti lo definiscono "un caso mai visto" in questi mesi in cui la pandemia di Coronavirus ha sconvolto il mondo (qui gli aggiornmenti di oggi mercoled? 24 giugno). La notizia arriva da Toluca in Messico (Paese in cui la pandemia sta colpendo duro e alle prese in queste ore con un forte terremoto): tre gemelli, nati prematuri, sono risultati positivi al test per il Coronavirus nonostante i loro genitori siano entrambi negativi. Lo ha annunciato il ministero della Sanit? dello stato di Potos? in un post su Facebook. Le autorit? sanitarie ritengono che sia "un caso mai visto" e un elemento "scientifico molto rilevante" per scoprire il comportamento del virus. Si indaga su potenziali fonti di contagio come il latte materno. I bambini sono in condizioni stabili, ma uno dei neonati ha sviluppato un'infezione respiratoria e "sta rispondendo bene agli antibiotici".

                          I tre gemellini sono nati prematuri il 17 giugno e da allora sono ricoverati in un ospedale dello Stato di Sal Luis Potosi. Due dei gemelli, un maschio e una femmina, sono in condizioni stabili, mentre il terzo, un maschio, sta ricevendo assistenza respiratoria.

                          La comunit? scientifica internazionale si sta interrogando. Finora solo un numero ridotto di neonati ? stato trovato positivo alla nascita in diversi Paesi del mondo. "In questo caso riteniamo impossibile che siano stati contagiati al momento della nascita", ha assicurato il segretario di Stato alla Salute, Mo'nica Liliana Rangel Marti'nez. "Il contagio da coronavirus in caso di nascita multipla non ? mai stato registrato su scala mondiale. Stiamo indagando per capire se la malattia ? potuta passare attraverso la placenta della madre durante la gravidanza", ha riferito il Comitato per la sicurezza sanitaria. I genitori dei tre gemelli vengono sottoposti a test, ma secondo i medici potrebbero esseree asintomatici.

                          Ricercatori della scuola di medicina di Yale, negli Stati Uniti, hanno confermato di recente il primo caso di infezione della placenta. Quando succede, secondo gli studi eseguiti finora, il rischio per la madre e il nascituro di sviluppare una forma grave di Covid-19 ? piuttosto ridotto, ma potrebbero insorgere complicanze nei prematuri.
                          Complessivamente il Messico ha registrato un nuovo aumento record di casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, con 6.288 contagi. Lo hanno annunciato le autorit? sanitarie locali, spiegando che le vittime per il Covid-19 da ieri sono 793. In totale, 191.410 persone hanno contratto il coronavirus nel Paese dall'inizio dell'epidemia, mentre 23.377 sono morte.

                          notizia da: quotidiano.net

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                            #883

                            Nulla da fare anche per la corsa pi? popolare e partecipata al mondo: la cinquantesima edizione della maratona di New York, in calendario la prima domenica di novembre, ? stata annullata a causa della pandemia da Covid-19 e posticipata dunque al 2021. La notizia era nell'aria, ora ? arrivata la comunicazione ufficiale da parte degli organizzatori: troppi i rischi (al di l? di quella che potr? essere l'evoluzione della situazione sanitaria nei prossimi mesi) per garantire la sicurezza in un evento che raccoglie oltre 50 mila maratoneti, arruola pi? di diecimila volontari e porta sul percorso che si snoda tra i cinque quartieri newyorkesi almeno un milione di spettatori.



                            L'amministrazione cittadina e i dirigenti del New York Road Runners, proprietari e organizzatori dell'evento, hanno cos? deciso di posticipare la maratona all'anno prossimo, in previsione anche di una possibile seconda ondata epidemica il prossimo autunno.
                            RINVIATA ANCHE LA MARATONA DI BERLINO
                            Non ci sar? l'attesa sfida tra Eliud Kipchoge e Kenesisa Bekele attesa alla maratona di Berlino: l'organizzazione ha infatti deciso di cancellare l'evento di settembre, nello stesso giorno in cui anche New York ha gettato la spugna. "Sfortunatamente, al momento non e' possibile organizzare la Bmw Berlin-Marathon 2020. Non sar? nemmeno possibile, dopo un esame approfondito, tenere la nostra amata maratona in un secondo momento quest'anno", hanno comunicato gli organizzatori. Stessa scelta anhe per la Royal Parks Half marathon di Londra, un'altra gara con migliaia di iscritti che era in calendario l'11 ottobre ed ? stata rinviata all'aprile 2021.

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                              #884
                              Non sanno pi? che puttanate raccontarci ... epidemie tra 30? e 50? Parallelo
                              New York ? sullo stesso parallelo di Napoli, mentre il Messico ? ben pi? gi?...

                              Vabb? poi in Messico se fanno tre Gemelli fottendosene del tanto ribadito DISTANZIAMENTO SOCIALIE era ovvio che i bambini nascessero col Covid ...
                              non voglio immaginare la Movida nella pancia della madre

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                                #885
                                Focolaio Campania, zona rossa. Tentativi di fuga, il bollettino

                                Focolaio a Mondragone (Caserta), mini zona rossa: l?uscita non ? consentita neanche per recarsi al lavoro

                                Circa 550 tamponi sono stati praticati ad altrettante persone residenti nel complesso residenziale ex Cirio di Mondragone (Caserta), trasformato in mini zona rossa su decisione del Governatore De Luca in seguito alla scoperta di dieci casi di positivit? al Covid-19.
                                Come riporta Il Messaggero, i contagiati sono saliti a venticinque su 520 test analizzati; i restanti vanno ancora processati. La maggioranza ? asintomatica. ? previsto il trasferimento al Covid Hospital di Maddaloni.
                                Quelli che restano a Mondragone sono tenuti costantemente sotto controllo. Sarebbero numerose le segnalazioni di fughe dalla zona rossa, con il rischio di diffondere il nuovo virus: tre braccianti e altri 5 residenti sarebbero stati intercettati dalle forze dell?ordine ed ? atteso l?esito dell?esame di laboratorio.

                                Le forze dell?ordine, l?Esercito e la Polizia municipale controllano i tre varchi d?accesso ai palazzoni.
                                Per i residenti nel complesso, resta l?obbligo di rimanere in regime di isolamento domiciliare e di sottoporsi a tutti i controlli sanitari disposti dalle autorit?. L?uscita non ? consentita neanche per recarsi al lavoro.

                                La Protezione civile ? al lavoro per portare viveri e acqua alle persone residenti; il coordinatore Aldo Santamaria, con i volontari, si sta recando nei singoli appartamenti per convincere gli inquilini a farsi il tampone.

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